Berlino, tre giorni di sciopero degli insegnanti

6, 7 ed 8 giugno: lo sciopero indetto dal sindacato berlinese GEW per assegnare agli insegnanti classi più piccole

Da martedì 6 a giovedì 8 giugno, il sindacato berlinese dell’istruzione e della scienza (GEW) ha indetto uno sciopero per gli insegnanti, gli operatori socio-educativi e gli psicologi scolastici. L’obiettivo è quello di far approvare al Senato un accordo collettivo sulla tutela della salute, che prevede la riduzione del numero di alunni per classe nelle scuole. I dipendenti pubblici non sono autorizzati a scioperare, e il GEW stima che solo uno su cinque degli insegnanti stipendiati vi prenderà parte. Ciononostante, ci saranno notevoli disordini in alcune scuole e in altre addirittura la cancellazione totale delle lezioni. Inoltre, gli esami orali dell’Abitur, la maturità tedesca, potrebbero essere posticipati o somministrati da insegnanti diversi da quelli previsti.

Lo sciopero per ottenere il contratto collettivo sulla tutela della salute

Il Gewerkschaft Erziehung und Wissenschaft Berlin (GEW) chiede il “contratto collettivo sulla tutela della salute” da giugno 2021, e da allora ha ripetutamente indetto scioperi per sostenere la sua causa, sino ad arrivare in questi giorni al 14°, che avrà luogo dal 6 all’8 giugno. Finora, tuttavia, questi sono sempre durati solo uno o due giorni; è la prima volta che lo sciopero persisterà per ben tre giorni.

“Con un contratto collettivo, avremmo uno strumento efficace per un miglioramento sostenibile della situazione del personale“, ha spiegato il presidente del GEW Tom Erdmann. In questo nuovo tipo di contratto, le dimensioni delle classi devono essere fissate per ottenere “meno stress per tutti”. Attualmente, la capienza massima delle classi nelle scuole primarie, ad esempio, è di 26 bambini. Il sindacato chiede che venga limitato a 19.

Lo sciopero avrà conseguenze sullo svolgimento delle attività scolastiche, la cui gravità dipenderà dall’affluenza.  A Berlino ci sono circa 34.000 insegnanti. Molti di loro sono dipendenti privati e, a differenza di quelli pubblici, sono autorizzati a scioperare. Secondo il GEW, ai precedenti scioperi hanno preso parte tra i 2.500 e i 4.000 insegnanti, perciò si prevede una partecipazione simile anche questa volta.

Le direzioni scolastiche stanno affrontando lo sciopero in modi molto diversi. Ad esempio, vi sono lamentele da parte di genitori che riferiscono che alcune scuole stanno cancellando tutte le lezioni anche se solo singoli insegnanti sono in sciopero. In altre, le classi saranno riorganizzate.

Gli studenti sostengono la causa ma criticano la tempistica

L’azione sindacale degli insegnanti è sostenuta dal Comitato regionale degli studenti di Berlino. “È giusto che ci sia uno sciopero per garantire una buona istruzione”, ha affermato lunedì Paul Seidel, il portavoce del comitato. “Gli insegnanti non lo fanno solo per loro stessi, ma anche per gli studenti”.

Tuttavia, Seidel ha criticato le date prescelte per lo sciopero: “Troviamo problematico che si svolga proprio nei giorni degli esami dell’Abitur. Manca solidarietà da questo punto di vista”.

Il GEW aveva già dichiarato qualche giorno fa di aver cercato di interferire con il minor numero possibile di esami centrali nel programmare lo sciopero. “Con l’eccezione di due date concernenti gli esami di biologia e chimica, siamo riusciti nell’intento”, ha dichiarato in un comunicato. Tuttavia, in questo periodo dell’anno gli esami si tengono quasi ogni giorno, perciò alcuni di essi potrebbero essere posticipati.

Il parere eterogeneo dei genitori

Tra i genitori non c’è un’opinione unanime in merito. Da un lato c’è il Comitato regionale dei genitori (LEA), che già un anno fa aveva deciso di sostenere la lotta per le classi scolastiche più piccole. Il LEA non ha espresso alcuna critica quando la GEW ha aumentato nuovamente la pressione e ha annunciato uno sciopero di tre giorni. “Non vediamo altra strada al momento, la politica ha ignorato la questione“, ha dichiarato il presidente Norman Heise. Anche l’associazione dei genitori (GEV) della scuola elementare Havelland di Schöneberg sostiene lo sciopero ed ha invitato anche tutti gli altri genitori ad unirsi alla manifestazione nella giornata di mercoledì.

D’altra parte, ci sono genitori che considerano il rinnovo dello sciopero “ingiusto”. Il Tagesspiegel ha scritto di aver ricevuto un’e-mail da una madre, che racconta come “l’inaffidabilità” della strategia di sciopero del GEW sia stata discussa nel contesto dell’esame di maturità di suo figlio nell’ambito della materia di scienze politiche – “e non come un esempio positivo di democrazia esemplare”. Inoltre, alcune scuole hanno chiesto ai genitori di tenere i propri figli a casa, per non gravare troppo sui colleghi presenti, e questo è un problema per i genitori che lavorano in orario scolastico.

Il Senato respinge le richieste di GEW

Durante una discussione congiunta con il GEW la scorsa settimana, la senatrice berlinese dell’istruzione Katharina Günther-Wünsch aveva già dichiarato che il governo del Land non vedeva alcuna possibilità di un accordo collettivo per ridurre le dimensioni delle classi scolastiche. “Mancano centinaia di insegnanti e ci sono migliaia di posti lavorativi vacanti nelle scuole”, aveva spiegato la senatrice a Radioeins. Per evitare lo sciopero sono stati offerti altri aiuti, tra i quali del personale amministrativo e informatico aggiuntivo, ma non essendoci alcuna prospettiva di contrattazione collettiva, GEW ha deciso di mantenere lo sciopero.

Insieme al senatore per le Finanze Stefan Evers (CDU), Günther-Wünsch aveva inoltre sottolineato che Berlino appartiene alla Tarifgemeinschaft der Länder (TdL) – come tutti gli altri Stati federali tranne l’Assia. La TdL non è d’accordo con tali negoziati, perciò Berlino non può avviare una contrattazione collettiva sulle dimensioni delle classi senza rischiare l’espulsione dall’associazione.

Il GEW non accetta questa argomentazione. “Il Land di Berlino può agire da solo e lo ha già fatto in altri ambiti“, ha detto lunedì il direttore esecutivo Markus Hanisch alla Deutsche Presse-Agentur, riferendosi ad esempio alla cosiddetta indennità di Berlino, che i dipendenti del servizio regionale ricevono. Inoltre, Berlino non ha nemmeno provato a sollevare la questione con la TdL.

I luoghi della manifestazione

Secondo il GEW, lo sciopero martedì è “decentrato”, con assemblee in tutti i distretti di Berlino.

La manifestazione centrale avrà però luogo mercoledì 7 giugno, dalle ore 10. Probabilmente si snoderà dal Dipartimento dell’Istruzione del Senato a Mitte fino al Rotes Rathaus.

Giovedì 8 giugno è prevista una riunione centrale di sciopero nell’anfiteatro all’aperto di Mauerpark.

 

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Immagine di copertina: Pixabay