Berlino nel dubbio: pro o contro gli e-scooter?

A Berlino, il numero di e-scooter è raddoppiato. Come dovrebbe comportarsi la città? Sarebbe possibile un divieto come a Parigi? Risponde Martin Becker

Il numero di e-scooter disponibili nella città di Berlino sono aumentati esponenzialmente. Secondo i dati del senato il numero è raddoppiato negli ultimi due anni. Quest’ultimo solleva quindi la questione che, una comodità per molti Berlinesi, ne infastidisce altri. Martin Backer, però, si difende a spada tratta reputando ingiuste alcune critiche: Dovremmo rivedere le valutazioni tradizionali”, oppure Un divieto di noleggio di scooter elettrici come a Parigi non sarebbe possibile in Germania. Ci sono sempre più scooter elettrici in tutto il mondo e anche a Berlino avrebbe senso aumentarne ulteriormente il numero”

47.550 omologazioni per veicoli elettrici leggeri

“Dal 1 maggio del 2023 il numero ha raggiunto il picco di 47.550 permessi rilasciati per e-scooter” sono state le parole di Sara Lühmann, portavoce dell’Amministrazione dei trasporti del Senato. Considerando che nel 2021 i veicoli disponibili si aggiravano attorno ai 20.000 è evidente la crescita esponenziale.

I permessi rilasciati sono spartiti tra 4 aziende, tra queste, quella svedese Voi. Il colore identificativo è il rosa salmone, molto presente nella città. Sono infatti 10.000 circa le unità presenti di questa marca.  L’aumento dei mezzi è giustificato da un intensificazione dell’utilizzo: sono aumentati del 12% in un anno gli utenti solo registrati da Voi (ad oggi quasi 80.000!). Solo partendo da questi dati il manager afferma che sarebbe ragionevole aumentare ulteriormente le unità per fronteggiare la domanda. Il senato però questa volta si impunta, “…è bene che i fornitori non prendano queste decisioni da soli, ma sempre in consultazione con la città”.

La domanda però non giustifica l’intralcio

L’Associazione Generale dei Ciechi e degli Ipovedenti ha fatto causa al senato per aver concesso ai fornitori di monopattini elettrici l’utilizzo su strade pubbliche. Non solo, anche molti berlinesi lamentano sia dell’eccessiva velocità di questi mezzi sui marciapiedi, dicendo di sentirsi minacciati da questi, sia dall’intralcio dovuto all’elevato numero di monopattini mal parcheggiati.

Naturalmente questi problemi non sono facili da risolvere. Backer, infatti, si mostra comprensivo: “Come industria, dobbiamo accettare le critiche che non siamo ancora riusciti a sviluppare soluzioni concrete per questi luoghi insieme alla città”. Il contributo dell’azienda a cercare una soluzione è presente nell’app. Sono infatti numerose le zone di divieto di parcheggio, segnate in rosso, all’interno delle quali non è possibile terminare la corsa. Per esempio parchi giochi, ponti, aree vicino alla riva o aree verdi.

“Dovremmo rivedere le abitudini e le valutazioni tradizionali”, afferma Becker. “Uno scooter elettrico parcheggiato in modo errato sconvolge più persone di un’auto parcheggiata in modo errato.”

Aggiunge inoltre una critica verso la gestione delle infrastrutture: “Nel frattempo, è diventato fin troppo chiaro che la Germania è indietro di oltre dieci anni nello sviluppo sociale quando si tratta di pianificare lo spazio stradale. Questo non vale solo per i parcheggi per e-scooter e biciclette a noleggio. È anche chiaro che abbiamo bisogno di maggiori e migliori strutture per il traffico ciclabile, specialmente a Berlino”

…e poi c’è Parigi

La soluzione a questo problema di Parigi è stata di indire un sondaggio tra i cittadini parigini, in primavera. L’argomento era il divieto o meno per la circolazione dei monopattini. Il risultato ha fatto notizia: L’89 percento dei partecipanti, per un totale del 7,5 percento degli aventi diritto al voto, si è espresso a favore del divieto di noleggio di scooter elettrici nella capitale francese da settembre. Il Martin Backer però sembra sicuro di se quando afferma la Germania è molto lontana da una soluzione cosi drastica.  “Al di là dei diversi punti di partenza, un divieto, che poggia anche su scarse basi democratiche a Parigi, mancherebbe di base giuridica in questo Paese”.

Manja Schreiner, la senatrice dei trasporti vuole intavolare la questione, ma alla fine dell’estate

Martin Backer, dal canto suo difende la sua posizione, affermando che la micromobilità è una realtà accettata o in via di accettazione da parte di molti paesi europei. Con questa dichiarazione sottolinea che la decisione di Parigi di vietare la circolazione dei monopattini elettrici non è un esempio ma un’eccezione.

Sarà quindi la Senatrice dei trasporti Schreiner a sedere con i fornitori per capire come agire. L’esponente della CDU, infatti, si mostra favorevole a questo tipo di mobilità, fermo restando che e-scooter giacciano qua e là, finendo in acqua o presentando ostacoli sui marciapiedi. “Ne abbiamo bisogno per l’inversione di tendenza della mobilità, ma dobbiamo dare un’occhiata da vicino a come possiamo ottenere più ordine nel comportamento di parcheggio”.

leggi anche: Il leader della CDU Merz parla di alleanza con l’estrema destra: è polemica

Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o individuali, corsi da 48 ore a 212 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni

Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter

immagine: pixbay