Artista tedesco vince un prestigioso premio di fotografia con un’immagine di intelligenza artificiale e lo rifiuta

Boris Eldagsen rifiuta il premio ai Sony World Photography Awards: “L’intelligenza artificiale non è fotografia, volevo aprire un dibattito su questo tema”

L’artista berlinese Boris Eldagsen vince il premio per il prestigioso concorso internazionale di fotografia Sony World Photography Awards, ma lo rifiuta. “La mia partecipazione con quest’immagine voleva essere una provocazione per fomentare un dibattito su cosa è fotografia e cosa non lo è” afferma per giustificare la sua decisione. Tuttavia, “i concorsi di fotografia non sono ancora pronti”, aggiunge.

La sua foto infatti, ha una peculiarità: l’artista ha utilizzato un programma che sfrutta l’Intelligenza Artificiale (IA) per generarla, almeno parzialmente. “Le immagini di intelligenza artificiale e la fotografia sono due cose diverse, perciò non dovrebbero competere tra loro in un concorso come questo” sostiene Eldagsen, che accusa l’organizzazione di non saper discernere i due ambiti.

La foto vincitrice

I Sony World Photography Awards, ormai giunti alla 16esima edizione, sono un’importante vetrina per i fotografi contemporanei, sia per quelli emergenti che per quelli già affermati. Inoltre, i partecipanti possono vincere una cospicua somma di denaro, dai 5.000 ai 25.000 dollari, insieme ad apparecchiature digitali Sony.

Eldagsen ha partecipato nella categoria Creative del concorso, con un’immagine dal titolo “The Electrician“, dai toni seppia, che mostra due donne di generazioni diverse, in piedi una dietro l’altra. La fotografia fa parte della serie “Pseudoamnesia – Fake Memories”, un progetto artistico in cui il fotografo tedesco applica l’Intelligenza Artificiale ai suoi lavori.

Come si evince dal nome del  progetto, il fotografo si avvale di un linguaggio iconografico che rimanda a quello degli anni ’40 ed impiega varie tecniche dell’IA per produrre immagini da interpretare come “falsi ricordi“, scene tratte da un passato che in realtà non è mai esistito.

La risposta degli organizzatori del concorso

La fotografia è uno dei campi artistici più colpiti dall’introduzione dell’IA, che permette a chiunque di creare immagini estremamente realistiche semplicemente dialogando con un chatbot, un software capace di simulare conversazioni umane e di eseguire svariate attività.

Le regole per partecipare al concorso non menzionano la possibilità di poter far uso o meno dell’intelligenza artificiale. Esse riportano soltanto un riferimento generico alla proprietà intellettuale, problematica molto discussa nell’ambito dell’IA, e indicazioni in merito alla data in cui la foto è stata scattata, che deve essere nel medesimo anno in cui ha luogo la competizione.

Il fotografo tedesco ha informato preventivamente gli organizzatori dei SWPA sulla particolarità della sua creazione, ma ne ha comunicato i dettagli, ossia in quale misura ha utilizzato l’IA, solo dopo la vittoria.  Eldagsen sperava che la sua vincita spronasse l’associazione ad aprire un dibattito sull’uso dell’IA nell’ambito della fotografia d’autore.

La risposta degli organizzatori degli SWPA è stata quella di confermare la scelta della foto vincitrice. Un portavoce della World Photography Organization (WPO) ha dichiarato: “La categoria Creative è aperta agli approcci sperimentali d’avanguardia, per questo, in seguito alla nostra corrispondenza con Boris e alle garanzie da lui fornite, abbiamo ritenuto che la sua opera fosse in linea con la categoria e che pertanto potesse partecipare”.

 

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Immagine di copertina: Pixabay