I leggendari semafori di Berlino fotografati dall’italiano Luca Morgantini

Uno dei simboli più caratteristici della città: i semafori di Berlino fotografati dall’italiano Luca Morgantini

Originario di Pietrasanta in provincia di Lucca, la passione di Luca Morgantini è la fotografia da quando aveva 17 anni. Decise di intraprendere il percorso da libero professionista 7 anni fa. I suoi studi sono stati svolti a Firenze presso l’Istituto Marangoni, e a Boston presso il NESOP. Tra le sue collaborazioni, di grande importanza è quella con il collettivo di fotografi TerraProject, dove ha realizzato alcuni progetti nel settore fotogiornalistico. Moda, still life, eventi, matrimoni e anche e-commerce, sono solo alcuni degli ambiti in cui Luca Morgantini ha esperienza. Il suo attuale progetto fotografico nasce casualmente, attraverso la continua ricerca di soggetti in contesti particolari. Questo nuovo lavoro prende forma dai suoi studi in riferimento a uno dei più importanti e stimati fotografi nella storia della fotografia: Walker Evans.

L’obiettivo del progetto

L’intento del progetto è quello di catturare situazioni differenti: una serie di ritratti fotografici di passanti immersi nei loro pensieri, in ritardo, spensierati o semplicemente impegnati in una passeggiata. Scatti in cui ogni persona ha la sua storia e che l’osservatore ha la libertà di decifrare e interpretare come meglio crede.

Semaforo 12

Ampelmann Portraits, ©Luca Morgantini

Semafori Berlino

Ampelmann Portraits, ©Luca Morgantini

Semafori Berlino

Ampelmann Portraits, ©Luca Morgantini

Semaforo Berlino

Ampelmann Portraits, ©Luca Morgantini

Semaforo Berlino

Ampelmann Portraits, ©Luca Morgantini

Semafori Berlino

Ampelmann Portraits, ©Luca Morgantini

La storia dei semafori di Berlino

I semafori di Berlino sono uno dei tratti distintivi della città. L’omino luminoso dalle fattezze simpatiche si chiama Ampelmann, e nelle sue versioni verde e rossa regola il traffico pedonale di Berlino. Karl Peglau fu il suo creatore, un esperto di psicologia del traffico. Peglau disegnò il pittogramma dell’Ampelmann dopo uno studio sulla capacità di reazione delle persone: questa, infatti, aumenta di fronte a simboli percepiti come simpatici. Tuttavia, la forma non doveva solo suscitare simpatia ma doveva svolgere anche funzioni di sicurezza; per questo motivo, l’omino rosso con le braccia allargate è rappresentato in una zona più grande e luminosa, garantendo in questo modo migliore visibilità e sicurezza per i pedoni.

Il primo Ampelmann

Il primo Ampelmann fu installato a Berlino Est nel 1969, all’incrocio tra Unter den Linden e Friedrichstraße. Ne seguirono poi tanti altri che si diffusero in tutta la Germania Est, migliorandone effettivamente il traffico. L’Ampelmann era amato da tutti, così tanto che nel 1982, un regista di nome Friedrich Rochow iniziò a inserirlo come angelo custode nei suoi film sulla sicurezza stradale per i bambini. Tuttavia, a seguito della riunificazione dopo la caduta del muro, l’Ampelmann fu rimosso da molte città dell’ex-blocco sovietico tedesco perché considerato un simbolo della DDR. Essendo però una figura così tanto amata, nell’est della Germania furono tante le pressioni affinchè l’Ampelmann non venisse eliminato del tutto.

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Immagine di copertina: Ampelmann Portraits, ©Luca Morgantini