Abbiamo provato i ravioli bratwurst e patate di Giovanni Rana
Tempo di Oktoberfest, tempo dei ravioli di Giovanni Rana. È tutto vero: in Germania sono usciti i ravioli bratwurst e patate arrosto. Come sono? Li abbiamo provati per voi.
Scordatevi ricotta e spinaci, prosciutto crudo o brasato. Per celebrare l’Oktoberfest sono comparsi sugli scaffali dei supermercati tedeschi dei ravioli dal ripieno insolito, almeno per noi italiani: bratwurst, la tipica salsiccia bavarese, e bratkartoffeln (patate arrosto). Complice la fame e la convinzione di stare facendo un primo, decisivo passo verso la mia integrazione in terra tedesca, li ho comprati. Non è detto che lo rifarei, ma non me ne sono pentito.
Al Rewe tra fame e spaesamento
È un grigio venerdì pomeriggio di settembre a Berlino. Non è ancora arrivato il freddo vero, ma l’estate è un lontano ricordo. Per chi come me si deprime facilmente alla vista di qualche nuvola, non una gran giornata. Sono arrivato in città da tre giorni. A casa ho il frigo vuoto. Esattamente come il mio stomaco in questo momento.
Scendo dalla S-bahn con un unico pensiero: procacciarmi del cibo. Entro al Rewe. È enorme, non ero pronto. Vengo sopraffatto dall’abbondanza di succhi coloratissimi e dall’opulenza del salad bar. Qualcosa di neanche lontanamente comparabile all’assortimento del mio disadorno Conad City.
Cerco di rimanere lucido e mi dirigo al banco frigo della pasta fresca. Anni di esperienza da fuorisede all’estero mi insegnano che in questi casi una busta di ravioli ripieni è il cavallo su cui puntare; a mio avviso l’opzione con il miglior rapporto gusto/tempo/costo/fame.
Sebbene l’uso massiccio di additivi nell’industria agroalimentare e la parallela convergenza dei gusti dei consumatori nei paesi industrializzati abbiano portato ad un’omogeneizzazione dell’offerta di prodotti nella grande distribuzione, la sorpresa è sempre dietro l’angolo.
È così che, incastonati fra i soliti noti (tortellini, ricotta e spinaci, gnocchi che non mi sembrano gnocchi), noto qualcosa di strano. Un attimo dopo, senza sapere bene perché, ho tra le mani una confezioni di ravioli bratwurst e bratkartoffeln di Giovanni Rana. Sono pronto a uscire dalla mia comfort zone.
I ravioli
Si tratta di un raviolo in edizione limitata, il cui ripieno è ispirato alle due pietanze simbolo dell’Oktoberfest: la salsiccia bavarese e le patate arrosto. Come si evince dal packaging, accattivante e graficamente perfetto, le due pietanze non sono combinate; troviamo bensì alcuni ravioli alla salsiccia e alcuni alle patate. Quanti esattamente? 250gr al costo di 3,78€.
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Ma come sono questi ravioli? Un abominio? Una leccornia? Se a primo impatto sembrano l’ennesimo sfregio alla gastronomia italiana, oltretutto perpetrato dal signor Rana, uno di cui in teoria ci si dovrebbe fidare; la realtà è che lo sono solo in parte.
Senza dubbio, concettualmente sono una bestialità. Roba da far accapponare la pelle. Ma conditi con un filo d’olio e un po’ di pepe a me non sono dispiaciuti. Per cominciare, il raviolo al bratwurst sa veramente di bratwurst. Certo, può piacere o meno, ma non l’ho trovato, come spesso accade in molti ripieni, eccessivamente forte o insipido. Mangiato da solo però stucca. Ed è lì che entrano in gioco le patate arrosto. Ottime, meglio della salsiccia. Consiglio di mangiare i due ravioli insieme.
Voto finale: 6,5/10.
Ma sì, dai
In definitiva, l’esperimento di Giovanni Rana lo ritengo riuscito. Chiaramente un accostamento improponibile in Italia, ma d’altronde non è questo lo scopo. I ravioli Oktoberfest sono infatti chiaramente pensati per andare incontro al consumatore tedesco, e quindi non posso che sorridere davanti a questo pittoresco incontro culturale. Gut, Giovanni!
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