UE, il nuovo piano di sanzioni per trovare l’accordo con gli Stati riluttanti
La Commissione europea ha proposto modifiche al programma di nuove sanzioni per incontrare l’approvazione degli Stati riluttanti
La Commissione europea ha proposto delle modifiche all’embargo previsto sul petrolio russo nel tentativo di convincere anche gli stati esitanti, è stato riferito a Reuters da funzionari dell’UE. La strategia sarà quindi quella di proseguire verso uno stop graduale ai rifornimenti di petrolio russo per colpire economicamente Mosca, integrando, tuttavia, alcune eccezioni. La proposta modificata include la concessione a Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca più tempo per adattarsi all’embargo e aiutare a migliorare le proprie infrastrutture petrolifere. La proposta originale dichiarava che i Paesi dell’UE avrebbero dovuto interrompere l’acquisto di petrolio greggio russo sei mesi dopo l’adozione della misura e fermare le importazioni di prodotti petroliferi raffinati dalla Russia entro la fine dell’anno. All’Ungheria e alla Slovacchia era stata inizialmente concessa una proroga fino alla fine del 2023, in modo tale da adattarsi alla situazione. Anche la Bulgaria aveva chiesto esenzioni, ma non gli sono state offerte concessioni sulle scadenze.
Le modifiche proposte all’embargo sul petrolio russo
Le modifiche proposte dalla Commissione UE a riguardo sono le seguenti: l’Ungheria e la Slovacchia potranno acquistare petrolio russo dagli oleodotti fino alla fine del 2024. Anche se, il Primo Ministro ungherese Viktor Mihály Orbán, ha dichiarato che l’Ungheria avrebbe bisogno di cinque anni e di investimenti significativi per poter trasformare il suo attuale sistema petrolifero, basato per il 65% da petrolio russo. La Repubblica Ceca invece, potrebbe avere una proroga fino a giugno 2024, questo solo nel caso in cui non ricevesse prima il petrolio attraverso un oleodotto dall’Europa meridionale.
Inoltre, se prima le società dell’UE avrebbero dovuto interrompere l’offerta di servizi di spedizione, intermediazione, assicurazione e finanziamento per il trasporto del petrolio russo in tutto il mondo entro un mese, adesso la proroga è arrivata a tre mesi. Questa proposta di proroga per le compagnie dell’UE per il trasporto di petrolio russo in tutto il mondo, ha lo scopo di affrontare le preoccupazioni presentate da Grecia, Malta e Cipro sull’impatto che questa misura potrebbe avere sulle loro compagnie di navigazione.
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