The Defeated: la serie Netflix ambientata tra le macerie di Berlino nel 1946

Vi raccontiamo la serie Netflix “The Defeated”, un thriller avvincente ambientato nella Berlino del dopoguerra

The Defeated, già approdata su Netflix a fine agosto dello scorso anno, coinvolge un cast internazionale e mescola vari generi televisivi, catturando un vasto pubblico. La prima stagione, di otto puntate, è una coproduzione tra Germania e Canada ed è recitata in diverse lingue. Miniserie imperdibile per chi apprezza la storia di Berlino e della Guerra Fredda, The Defeated propone anche relazioni familiari drammatiche e lo sfondo ad alta tensione di una Berlino senza legge. Ma i motivi per vederla non si esauriscono qui: tra i protagonisti, gli americani Taylor Kitsch e Michael C. Hall e i tedeschi Nina Hoss e Sebastian Koch arricchiscono di talento le scene. Scritto dallo svedese Mans Marlind, il dramma è stato girato interamente nelle vicinanze di Praga e pertanto usurfruisce di una ricostruzione interamente digitalizzata di Berlino.

La trama

Il detective Max McLaughlin (Taylor Kitsch) giunge nel settore americano con l’incarico di contenere il caos del dopoguerra e con lo scopo personale di ritrovare suo fratello scomparso Moritz (Logan Marshall-Green). Il distretto di polizia a cui è assegnato è guidato dall’inesperta Elsie (Nina Hoss) che dà la caccia agli sciacalli di una Berlino in rovina. Ma la loro collaborazione verterà presto su un criminale locale chiamato dai berlinesi “Engelmacher“, “Creatore di Angeli” (Sebastian Koch). Con oltre 100000 stupri commessi dopo la caduta di Berlino, donne che cercano di abortire clandestinamente si rivolgono a questa oscura figura in cambio di prestazioni criminali o prostituzione. Da ciò si evincono i toni sconfortanti dietro le relazioni tra i personaggi principali e le loro motivazioni. La cruda cornice è però proprio quello che permette alla serie di rappresentare sfacciatamente e su più livelli la desolazione del periodo immediatamente dopo l’orrore nazista.

Cosa dicono della serie

The Telegraph apprezza l’inaspettata prospettiva tedesca con cui è girata la serie ed elogia i toni noir che le fanno da sfondo, paragonandola allo stile di telefilm tipicamente scandinavi. Se la ricezione generale è stata positiva sia per critica che per fan, la serie ha però lasciato spazio a qualche recensione contrastante. Gli aspetti meno apprezzati tendono a essere la ricostruzione di Berlino, artificiosa per alcuni pareri, e il ricorrere forse scontatamente al “gioco eterno delle spie“, secondo quanto commenta il Corriere della Sera. Per quanto già visti, questi sono esattamente i meccanismi che hanno garantito un continuato successo a The Defeated, di cui è già stata girata, infatti, una seconda stagione. Per sapere come si evolve la trama però, occorrerà attendere ancora la fase di post-produzione.

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