Perché a Berlino, e in Germania, è tutto chiuso (o quasi) la domenica

Per i tedeschi o per chi vive in Germania da un po’, trovare negozi chiusi di domenica è la normalità, mentre per chi è arrivato da poco può rivelarsi una curiosa – quanto scomoda – novità. La domanda perciò sorge spontanea: a cosa è dovuta questa particolare consuetudine?

Se ti sei appena trasferit* in Germania o stai per farlo, potresti non essere al corrente di questa – per noi scioccante – consuetudine: la domenica i negozi sono tutti (o quasi) chiusi, persino supermercati e centri commerciali e sì, anche nelle grandi città come Berlino. Usanza? Tradizione? Legge. Secondo l’Arbeitsgesetz, la legge federale tedesca sugli orari di lavoro, il riposo domenicale (“Sonntagsruhe”) è garantito ad ogni dipendente insieme agli altri giorni festivi. Sarebbe però impossibile non mantenere nessuna attività lavorativa aperta di domenica e sono in realtà numerose le eccezioni alla regola, definite anche in base ai regolamenti interni dei vari Länder. Ovviamente forze dell’ordine, ospedali, servizi di emergenza e di trasporto devono garantire il regolare svolgimento delle loro funzioni tutti i giorni per la sicurezza dei cittadini. Anche attività di ristorazione, fiere, spettacoli ed altri eventi ricreativi e sportivi sono esenti dal riposo domenicale, seppur spesso con orari limitati. Bisognerebbe perciò rinunciare allo shopping domenicale al centro commerciale o alla spesa last-minute per acquistare gli ingredienti mancanti  per la ricetta della domenica. Ma forse a questa intransigenza c’è una scappatoia.

La “Sonntagsruhe”, tradizione secolare

Il concetto di riposo domenicale ha una lunga tradizione fortemente influenzata dai precetti della chiesa cattolica. La domenica è infatti considerata un giorno di riposo dal lavoro, da dedicare alla famiglia e per andare in chiesa. Nelle società cristiane premoderne infatti, anche il lavoro servile era ridotto per tener fede a questa consuetudine. Le prime disposizioni restrittive sugli orari di lavoro domenicali risalgono al 19esimo secolo con Guglielmo II di Prussia. Fu poi il turno della Repubblica di Weimar, che nei primi anni del novecento inserì il riposo domenicale in uno degli articoli fondamentali della sua Costituzione. Con il passare dei decenni però le regole in merito sono state allentate, probabilmente conseguenza dell’influenza sempre più blanda del retaggio religioso.

Aggirare la “Sonntagsruhe”, ecco come acquistare anche di domenica

Negli ultimi anni i sostenitori del riposo domenicale stanno retrocedendo di fronte a una porzione di popolazione sempre più numerosa che preferirebbe poter fare shopping anche di domenica. Qualche segnale di distensione a livello legislativo è apparso di recente, mediante la concessione di qualche domenica all’anno di apertura. A Berlino ad esempio, sono 10 le domeniche in cui i negozi sono autorizzati alla vendita. Molti tedeschi infatti si tengono aggiornati sulle date di apertura nella propria città o in quelle limitrofe per poter acquistare. Per quanto riguarda la capitale, a causa della pandemia le date per il 2022 non sono ancora state definite, ma è solo questione di tempo. In attesa di queste rare giornate, l’unica scappatoia è quella di optare per negozi o supermercati all’interno di stazioni ferroviarie, aeroporti o benzinai, sebbene i prezzi possano essere più elevati.

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Immagine di copertina: foto di Markus Spiske da Unspash