Party brasiliani spontanei a Berlino per la vittoria di Lula

Berlino: brasiliani speranzosi festeggiano davanti all’ambasciata per la vittoria di Lula alle elezioni

Questa domenica si sono radunati sulle rive della Sprea un centinaio di membri della comunità brasiliana di Berlino per ballare gioiosi dopo la vittoria di Lula. Il leader del Partito dei lavoratori ha battuto Bolsonaro al ballottaggio e sarà quindi nuovamente presidente  – aveva già guidato il paese per due mandati consecutivi dal 2003 al 2011.

Un’elezione di impatto mondiale

L’unico vincitore è il popolo brasiliano. Siamo tornati sulla scena globale“. Così il neo presidente sindacalista, Luiz Inácio Lula da Silva: “il pianeta ha bisogno di una Amazzonia viva”.

Anche i brasiliani residenti a Berlino hanno potuto votare presso l’ambasciata. Il contributo di ognuno è stato fondamentale per portare Lula alla vittoria con il 50,9% dei voti. Si è trattata di una votazione di resistenza contro l’odio che Bolsonaro ha diffuso negli ultimi quattro anni. Domenica, giorno del ballottaggio decisivo, i dintorni dell’ambasciata brasiliana a Berlino si sono colorati di abiti rossi, colore simbolo del futuro presidente sindacalista. Si sentivano poi le melodie Forró, tipico stile musicale del nord-est del Brasile.

In Brasile torna quindi al potere la sinistra, all’insegna di una vera e propria rivincita personale e politica per Lula. A causa di false accuse di corruzione il neoeletto era stato recluso per 19 mesi. Le sentenze sono state poi annullate dalla Corte Suprema, aprendo la strada alla sua rielezione e alla vittoria. Adesso Lula dovrà sicuramente affrontare molte sfide, visto quanto è critica la situazione in Brasile.

Dopo la pandemia di Covid-19, milioni di cittadini sono caduti sotto la soglia di povertà e l’analfabetismo è sempre più diffuso. Non dimentichiamo poi la deforestazione raddoppiata e il ritiro dei diritti dei popoli indigeni che sono stati promossi dal suo predecessore.

La reazione del popolo brasiliano

Dopo la vittoria di Lula, in Brasile ci sono sentimenti molto contrastanti. Da un lato si sono sentiti clacson e grida di gioia, le strade si sono riempite di bandiere brasiliane al vento. Anche le spiagge di Copacabana erano piene di cittadini brasiliani in festa. Non potevano mancare poi innumerevoli fuochi d’artificio che hanno illuminato i cieli delle favelas, come simbolo di speranza per il futuro.

La nazione è però spaccata a metà: i sostenitori di Bolsonaro, che non ha ancora ammesso la sua sconfitta, non hanno avuto esitazioni nel mostrare il loro dissenso.  A Belo Horizonte, capitale della regione del Minas Gerais, davanti all’euforia per la vittoria di Lula, c’è stata una sparatoria che ha causato 1 vittima e 4 feriti. La polizia ha aperto un’inchiesta per omicidio di matrice politica, affermando che il sospettato era sotto l’effetto di alcolici.

Si può dire per questo di essere di fronte alle elezioni più polarizzate della storia del Paese. Il neopresidente ha però ricordato: “a partire dal primo gennaio 2023, governerò per i 215 milioni di brasiliani, non solo per quelli che mi hanno votato. È tempo di riunire la famiglia, vivremo una nuova epoca di pace, amore e speranza. A nessuno interessa vivere in un Paese perennemente in guerra. È tempo di deporre le armi”.

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Immagine di copertina: foto di Marcos Correa