La Germania rimuove 40 stati dalla lista di alto rischio Covid
Dal 27 febbraio nove stati europei e venticinque extra-Ue non fanno più parte della lista di aree ad alto rischio Covid per la Germania, compresa l’Italia
Il Robert Koch-Institut, l’istituto responsabile per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive in Germania, ha annunciato le modifiche apportate alla lista dalle aree ad alto rischio Covid. I paesi rimossi sono circa 40. Per i viaggiatori provenienti da queste aree non sarà più richiesta né la registrazione del proprio arrivo in Germania né la quarantena domiciliare. Rimane invece necessaria la prova di guarigione, di vaccinazione completa o il risultato negativo di un tampone antigenico o molecolare.
Meno restrizioni per l’arrivo in Germania
I paesi europei che non rientrano più nella lista di aree ad alto rischio Covid sono Italia, Belgio, Bulgaria, Croazia, Lussemburgo, Polonia, Svezia, Ungheria, i territori francesi d’oltremare Guadalupa, Saint-Martin, Saint-Barthélemy e le nazioni costitutive olandesi Aruba, Sint Marteen, Curaçao, Saba e Sint Eustatius. Seguono i paesi extra-europei Albania, Antigua e Barbuda, Argentina, Australia, Bangladesh, Belize, Bolivia, Bosnia ed Erzegovina, Colombia, Ecuador, Grenada, Guyana, Iraq, Kosovo, Madagascar, Montenegro, Macedonia del nord, Panama, Perù, Filippine, Moldova, Saint Lucia, San Marino, Serbia, Seychelles, Suriname e Ucraina.
A partire da domenica 27 febbraio per tutti i cittadini provenienti da questi paesi l’accesso in Germania è facilitato. Non è, infatti, più necessario comunicare il proprio arrivo registrandosi sul sito delle autorità tedesche e l’obbligo di isolamento domiciliare di dieci giorni non è più valido.
Cosa rimane obbligatorio
Il Ministero degli Esteri, per coloro che entrano in Germania, ha confermato le regole in vigore dal 23 dicembre 2021, ovvero chiunque abbia un età superiore ai 6 anni è obbligato a portare con sé una prova del proprio stato Covid-19. Le persone di età superiore ai sei anni devono quindi avere un risultato negativo del test o una prova di guarigione o vaccinazione all’ingresso in Germania. Il ciclo vaccinale viene ritenuto valido se completato da almeno 14 giorni, mentre lo status di “guarito” si ottiene tra i 28 e i 90 giorni dalla guarigione dall’infezione. Sono accettati sia i tamponi antigenici che molecolari, entrambi effettuati al massimo 48 ore prima dell’ora di arrivo in Germania.
Il Robert Koch-Institut ricorda però che la classificazione dei paesi può subire variazioni e che sarebbe necessario controllare la lista di classificazione delle aree poco prima della propria partenza.
Cosa fare se parto dall’Italia
- Vaccinato: se hai completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni (maggiori informazioni sui tipi di vaccini accettati qui), ti basterà mostrare il Green pass e un documento di identità.
- Guarito: se sei risultato positivo tra 28 e 90 giorni prima del tuo arrivo, non è necessario effettuare un tampone e dovrai mostrare il Green pass post guarigione.
- Test negativo: in mancanza di vaccinazione o guarigione dal Covid nei tempi sopra indicati, è necessario l’esito negativo di un tampone antigenico o molecolare effettuato 48 ore prima dell’arrivo. Il risultato è ritenuto valido anche se scritto in lingua italiana.
Per il rientro in Italia, il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ha disposto un questionario personalizzato per le regole da seguire al rientro da un paese estero.
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Immagine di copertina: foto di Skitterphoto, da Pixabay.