Hipbeat, il film che racconta l’edonismo di Berlino, party e identità di genere

Dal 14 febbraio sarà disponibile HipBeat, il film drammatico LGBTQ+, per alcune piattaforme di streaming online inglesi

Ispiratosi a una storia vera, lo scrittore e regista irlandese Samuel Kay Forrest ripercorre le proteste e gli amori del protagonista in una comunità queer. Anche la troupe è stata coinvolta direttamente nelle proteste antifasciste mentre girava il film, tanto che durante una di queste è stata arrestata.

HipBeat, il nuovo film di Samuel Kay Forrest

Non solo regista e sceneggiatore, Forrest veste anche i panni del protagonista Angus, affiancato da Marie Céline Yildirim nel ruolo di Angie. È lei la donna con cui Angus intraprende una relazione affettiva.
HipBeat sarà disponibile nelle piattaforme di streaming inglesi a partire dal 14 febbraio. Le note della stampa dicono che il film è stato ispirato dai film di Martin Scorsese, Steve Mcqueen, John Cassevetees, Sidney Lumet e Jean Luc Goddard.

‘Wandering soul’ … Samuel Kay Forrest as Angus in HipBeat

‘Wandering soul’ … Samuel Kay Forrest as Angus in HipBeat. Photograph: Mother Earth Films

La trama

Il ventenne Angus è un’anima errante alla ricerca della propria identità nella capitale tedesca dell’Euro-edonismo. Il suo segno di riconoscimento, oltre ai capelli rasati su un lato, è la scritta “HipBeat” che dipinge con una bomboletta sui muri della città di Berlino. Angus intraprende una relazione con Angie, senza però dirle che è interessato a persone di entrambi i sessi. È una drag queen, con un discorso di incoraggiamento, a far scattare ad Angus la scintilla. Ancora più intenzionato di prima, il protagonista intraprende un percorso per esplorare parti di sé stesso ancora sconosciute.

HipBeat riceve solo due stelle

Nonostante la tematica attuale e il background di una città sempre in movimento, il The Guardian ha attribuito al film HipBeat soltanto due stelle su cinque. Il motivo? Un lungometraggio troppo serio e a tratti sconclusionato, ma che lascia uno spiraglio di luce in una scena di 13 minuti, in cui Angus rivela ad Angie la sua vera essenza. In ogni caso, però, il linguaggio studentesco – talvolta imbarazzante – non riesce a rendere effettivamente la carica delle proteste politiche. È per questo motivo che il cambiamento raccontato, alla fine, sembra essere radicato solo in una rivoluzione personale – che è quella del regista/protagonista.

 

 

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Immagine di copertina: Screenshot dal video YouTube / ©Mother Earths Films