Germania, perquisizioni negli uffici della società russa Gazprom

L’autorità antitrust dell’Unione europea e della Germania hanno perquisito alcuni uffici tedeschi della società russa Gazprom

Giovedì 31 marzo l’antitrust tedesca, in collaborazione con i colleghi dell’Unione europea, hanno avviato una serie di perquisizioni negli uffici di Gazprom – società russa che trasporta gas in Europa – con sede in Germania. La Commissione europea ha dichiarato che le perquisizioni sono state fatte a sorpresa “nelle sedi di alcune società attive nel campo della fornitura, trasporto e stoccaggio di gas naturale” tra le quali figura, appunto, anche Gazprom. Le ispezioni sono state ordinate per indagare se possa esserci stata una violazione delle regole di concorrenza al fine di far salire i prezzi del gas. Una dichiarazione della Commissione europea dell’8 marzo affermava che : “La Commissione sta continuando le sue indagini sul mercato del gas, nel timore che alcuni attori, in particolare Gazprom, stiano cambiando le regole del gioco”. Le filiali del gruppo Gazprom in Germania comprendono Gazprom Deutschland, attiva nel commercio e stoccaggio di gas, e il fornitore di gas naturale Wingas.

Putin ha intanto confermato che il gas russo potrà essere pagato in euro dalle società europee

Nel pomeriggio di mercoledì 30 marzo si è svolto un colloquio telefonico tra il Cancelliere Scholz e il Presidente Putin. Uno degli argomenti al centro della discussione è stato sicuramente il fatto che la Russia – come dichiarato dallo stesso Putin giorni fa – vuole che le forniture di gas siano pagate in rubli. Durante il colloquio il Presidente russo ha però comunicato a Scholz che le società europee e tedesche possono continuare a pagare le forniture energetiche in euro. Steffen Hebestreit, portavoce di Olaf Scholz, ha dichiarato che “Putin ha affermato che le consegne di gas dovrebbero essere pagate in rubli dal 1 aprile. Allo stesso tempo, il Presidente russo ha assicurato che le compagnie europee potranno continuare a pagare le bollette del gas russo in euro”. I pagamenti verranno poi trasferiti alla banca russa Gazprom Bank che poi provvederà a convertirli in rubli. Scholz ha poi chiesto a Putin di “inviare tutte queste informazioni in forma scritta affinché la procedura di pagamento sia chiara”.

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