Germania, il leader dell’opposizione Merz si è recato in Ucraina
Friedrich Merz, leader del CDU e dell’opposizione, si è recato in Ucraina e ha incontrato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky
Il leader della CDU e dell’opposizione Friedrich Merz ha incontrato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella sua residenza ufficiale a Kiev. L’incontro tra i due politici è avvenuto ieri, martedì 3 maggio, ed è stata “una conversazione straordinariamente buona in termini di atmosfera e contenuto”, ha affermato Merz. Dopo il colloquio Merz ha voluto parlare con il Cancelliere Olaf Scholz (SPD) dei temi discussi con il presidente ucraino. Merz ha iniziato il suo viaggio in Ucraina a Irpin, città devastata dal conflitto, comminando circondato da giornalisti tra le strade della città, attorniato da edifici rasi al suolo. Il leader dell’opposizione, secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Die Welt, avrebbe consigliato a Scholz di recarsi personalmente a Kiev e tenere colloqui in loco. “Queste conversazioni non posso essere affrontate al telefono o in videoconferenza ma di persona”. L’invito di Merz rivolto al Cancelliere tedesco arriva subito dopo le dichiarazioni di Scholz che, la sera precedente, a ZDF (televisione pubblica tedesca) aveva affermata che per il momento non si sarebbe recato a Kiev come forma di protesta dopo il clamoroso rifiuto del viaggio del Presidente della Repubblica Federale Tedesca Frank-Walter Steinmeier da parte dell’Ucraina.
„Eine Nacht im Schlafwagen auf dem Weg nach #Kyiw – wir haben eine interessante Reise vor uns und bis jetzt kann ich nur sagen: ‚Alles sicher, alles gut und die ukrainischen Behörden sind äußerst kooperativ. Es ist schön, in diesem Land zu sein.“ ™ #Ukraine pic.twitter.com/fEasqyGdQY
— Friedrich Merz (@_FriedrichMerz) May 3, 2022
Il commento di Friedrich Merz
“L’Ucraina si aspetta dalla Germania più leadership. Nella mia visita qui ho capito ancor di più quanta speranza si riponga nel nostro Paese”, ha detto in serata il capo della CDU, comparendo al fianco dei fratelli Klitshko – Vitaly Klitshko è sindaco della capitale – e riservandosi di riferire il contenuto del colloqui con il presidente Volodymyr Zelensky “prima con il Cancelliere Olaf Scholz”. “Mi è stata più volte sottolineata e confermata l’impressione che il governo federale tedesco non stia assumendo il ruolo da leadership. Ho cercato di dissipare questa impressione, ma non sempre ci sono riuscito”, ha detto Merz al quotidiano BILD. La visita del leader del CDU non poteva non suscitare una polemica, dati i rapporti agitati tra Germania e Ucraina in corso da settimane, soprattutto a causa dei duri scambi con l’ambasciatore ucraino a Berlino.
I dissidi tra l’ambasciatore ucraino e il governo tedesco
Il giorno precedente Scholz aveva comunicato che al momento non aveva intenzione di recarsi in Ucraina, precisando che “non si possa dire a una nazione come la Germania, così impegnata sul fronte degli aiuti finanziari e militari, che il Presidente della Repubblica Federale Tedesca non può visitare Kiev”. La sua posizione ha sollevato l’ennesima reazione dell’ambasciatore ucraino a Berlino Andrij Melnyk, il quale è intervenuto con una risposta decisamente eccessiva, arrivando a offendere il Cancelliere tedesco. “Mettere il broncio non suona da statista, siamo di fronte a una guerra distruttiva come non accadeva dal tempo dei nazisti, non siamo all’asilo”. Il diplomatico ucraino ha usato un’espressione che ha sollevato ancora più indignazione “fare il wurstel offeso non è molto da statista”, aggiungendo che, al di là delle visite di stato, quello che l’Ucraina si aspetta è che la Germania fornisca maggiori aiuti militari. “Ciò che l’Ucraina si aspetta molto di più di qualsiasi visita simbolica è che il governo della Germania attui rapidamente la decisione del parlamento tedesco di consegnare armi pesanti all’Ucraina e che mantenga le promesse fatte finora”.
Merz, in proposito, ha affermato: “Parlerò con l’ambasciatore, e spero che in futuro si possa rinunciare a un linguaggio che complichi le cose inutilmente”.
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Immagine in evidenza: foto di Michael Lucan da Wikimedia-Commons