In Germania chiudono sempre più farmacie e non ne è chiaro il motivo

Il numero delle farmacie in Germania è in continua diminuzione, tra le principali cause la mancanza di personale, il conseguente aumento dei salari e orari lavorativi sempre più intensi

In Germania, solo nella prima metà del 2022 hanno chiuso 235 farmacie, al netto delle 30 nuove aperture, il calo è dell’1%. Questi dati vanno considerati come parte di un lungo processo composto da continue chiusure che perdura dal 2008, anno in cui venne raggiunto il picco: circa 21.602 aperture contro le attuali 18.256, secondo i dati dell’Unione federale delle associazioni tedesche dei farmacisti (ABDA).

Nel corso di questi anni le farmacie hanno dovuto fronteggiare una serie difficoltà, che possiamo sintetizzare in uno squilibrio tra aumento dei compiti e diminuzione del personale. Durante la pandemia sono infatti aumentate le mansioni, dalle vaccinazioni ai tamponi le farmacie sono state fondamentali nella lotta al virus. Ma questo sforzo è consistito in un aumento dell’orario lavorativo, per sopperire ai nuovi bisogni e alla mancanza di personale e ad un crescente malcontento per un salario giudicato inadatto rispetto alla prestazione lavorativa richiesta.

Mancanza di personale

Il problema della mancanza di personale è da considerare nel quadro di una sempre più varia diversificazione del percorso universitario che prevede sempre più possibilità per i neolaureati, che possono infatti ambire ad incarichi negli ospedali o nell’industria farmaceutica. Sono quindi solo una parte gli studenti che decidono di diventare farmacisti.

A tutto ciò si aggiunge una scarsa presenza su suolo tedesco di posti di formazione per assistenti tecnici farmaceutici. Secondo l’ABDA, i posti disponibili non soddisfano la richiesta, dato che i giovani che desiderano studiare sono circa il doppio di quelli ammessi.

Concorrenza delle farmacie online

Per quanto si possa pensare, il settore farmaceutico è stato uno dei meno minacciati dalla crescita degli e-commerce e dall’acquisto online. Secondo l’ufficio federale di statistica la quota della vendita online è solo dello 0,7%.

I motivi sono da ricercare nell’utenza, spesso d’età adulta e meno incline all’acquisto da casa proprio dei ragazzi delle più giovani generazioni e nella mancanza di servizi essenziali che possono essere offerti solo in loco.

Il problema dei farmaci

Ad aumentare il peso che grava sulle spalle dei farmacisti c’è anche una difficoltà nell’approvigionamento di farmaci. In questo momento secondo il BfArM scarseggiano circa 300 farmaci, nella lista farmaci di tutti i tipi, per malattie rare e non, principalmente antibiotici ma anche farmaci necessari per molte terapie contro il cancro.

Le cause sono molteplici: problemi di produzione nell’Estremo Oriente – in Cina e India vengono prodotti i principali principi attivi – ed un rigonfiamento della domanda dopo i due anni di pandemia che avevano portato le aziende farmaceutiche a ridurre la produzione a seguito di un calo della domanda.

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Immagine di copertina: foto di Moondance