Germania, aumento degli attacchi contro immigrati russi e ucraini

In Germania gli attacchi contro i migranti russi e ucraini sono aumentati dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina

Secondo quanto riportato martedì 5 aprile da Reuters, gli attacchi contro i migranti russi e ucraini in Germania sono in aumento dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Ad affermarlo è la ministra degli Interni federale Nancy Faeser. “I reati contro i russi e le strutture russe sono in aumento”, ha affermato. Dalla fine del mese di febbraio, sarebbero stati registrati dalla polizia 308 reati anti-russi, inclusi 15 atti di violenza. Prima dell’inizio del conflitto, il 24 febbraio 2022, circa 250.000 migranti russi e 150.000 ucraini vivevano in Germania. Successivamente all’entrata delle truppe russe in Ucraina, in territorio tedesco sono arrivati circa 300.000 rifugiati ucraini.

Secondo quanto riferito dalla stessa Faeser, anche gli attacchi contro gli ucraini sono aumentati. Dalla fine di febbraio si sono verificati 109 reati, inclusi 13 atti di violenza come lesioni personali. La maggior parte dei reati erano danni alle proprietà private, insulti e minacce verbali. “Questo conflitto non dovrebbe insinuarsi nella nostra società”, ha affermato Faeser. “Dobbiamo ricordare alla gente che questa è la guerra criminale di Putin. Non è la guerra di persone con radici russe che vivono qui in Germania”.

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A Berlino alcuni ristoranti russi sono stati colpiti da forti pregiudizi

A tutti i berlinesi è ormai noto il ristorante del quartiere di Prenzlauer Berg, il Pasternak, il quale dal 2008 delizia i suoi visitatori con specialità russo-ebraiche e i suoi famosi brunch. Nelle ultime settimaneil locale è stato preso di mira dai manifestanti contro la guerra russa-ucraina. Il ristorante ha ricevuto moltissime cancellazioni e recensioni negative, colpevole solo del fatto di servire cibo russo. La maggior parte di queste non menzionavano neppure la qualità del cibo, ma si limitavano a lasciare un messaggio contro la guerra. Moltissimi utenti non risultavano neppure essere mai stati clienti del locale. Il proprietario, Ilja Kaplan, è russo ma lavora a Berlino da trent’anni ed è riuscito ad aprire diversi locali nella città. In questi non solo offre cibo russo, ma anche piatti tipici dei luoghi in cui si parla russo, fra cui, appunto, l’Ucraina.

Un caso non isolato

Quello di Pasternak purtroppo non è un caso isolato. Anche altri locali che servono piatti russi o hanno un nome russo, infatti, hanno iniziato a ricevere recensioni negative. In Italia è accaduto un fatto simile. Come riportato dal sito di Fanpage.it, due settimane fa, un locale a Roma è stato costretto a cambiare nome a causa delle minacce volte al propietario: “Ho iniziato a ricevere telefonate di minaccia e molti clienti italiani hanno cominciato a boicottare il ristorante”, ha spiegato il ristoratore. Un altro esempio arriva da Chicago, dove i proprietari del ristorante Russian Tea Time hanno riscontrato la stessa problematica. I ristoratori, di origine ucraina, dopo aver ricevuto diverse telefonate minacciose, si sono detti disposti a cambiare nome sopratutto per proteggere il proprio personale. Allo stesso tempo però si sono dichiarati non contenti di “cedere all’ignoranza”.

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Immagine di copertina: © Marianna Giuliano