caos aeroporti

Germania, via libera a 150 assunzioni dalla Turchia per dare una mano negli aeroporti in pieno caos

Continua il caos aeroporti in Germania. Si cerca di correre ai ripari assumendo 150 lavoratori dalla Turchia, ma tempi lunghi e burocrazia rischiano di vanificare gli sforzi

L’estate 2022 sarà ricordata tra le più problematiche di sempre per chi viaggia in aereo. Sono mesi ormai che si parla di caos aeroporti senza una vera e propria soluzione. Con circa 2000 lavoratori che mancano, a giugno il Governo federale aveva annunciato procedure più rapide per l’assunzione di personale di terra proveniente da altri Paesi.

Fino ad ora solo gli aeroporti di Norimberga e Monaco hanno potuto beneficiare delle nuove assunzioni, comunque insufficienti. Adesso dovrebbero arrivare altri 150 lavoratori, in larga parte dalla Turchia, un numero ancora troppo basso sia rispetto a quello precedentemente promesso, sia rispetto alle reali necessità.

Cosa ostacola le nuove assunzioni

In larga parte il caos aeroporti degli ultimi mesi è dovuto a procedure di assunzione lunghe mesi anche nel caso di personale di terra, prevalentemente addetti alla sicurezza e allo smistamento dei bagagli. Questo vale tanto per il personale tedesco, quanto per quello proveniente dall’estero. I nuovi assunti potrebbero quindi entrare in servizio ad estate già conclusa.

Nonostante i tentativi del Governo tedesco di snellire la parte burocratica, Fraport, la società che gestisce l’aeroporto di Francoforte, ha fatto sapere che molti dei candidati non avevano le competenze necessarie. Prima fra tutte la conoscenza della lingua tedesca, requisito obbligatorio.

Gli operatori del settore, inoltre, si oppongono alle assunzioni temporanee spingendo per contratti a lungo termine. I visti, infatti, scadrebbero a novembre. In risposta il ministro del Lavoro tedesco Hubertus Heil ha sottolineato che si tratta di una misura d’emergenza, ma sarà poi responsabilità delle compagnie aeree e degli aeroporti risolvere il problema in modo permanente.

La risposta della Turchia

Non solo ostacoli in patria. Il progetto tedesco per le nuove assunzioni incontra ostacoli e malcontento anche all’estero. Una risposta negativa infatti è arrivata dal direttorato generale dell’aviazione civile turca che teme che la migrazione all’estero dei propri lavoratori possa rallentare il settore in patria.

Un invito esplicito a non lasciare il Paese è stato infatti rivolto ai dipendenti degli aeroporti turchi, in particolari quelli impiegati in posizioni strategiche.

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Immagine di copertina: foto di Mathew Browne on Unsplash