Crisi energetica, i più famosi monumenti di Berlino non saranno più illuminati di notte

Per fare fronte alla crisi energetica il Governo della città di Berlino ha deciso di spegnere l’illuminazione notturna di alcuni edifici e monumenti della città

Colonna della Vittoria, Porta di Brandeburgo e Duomo sono solo alcuni dei monumenti simbolo della città di Berlino che non saranno più illuminati di notte. A comunicarlo è stato l’Assessorato all’Ambiente, Mobilità, Consumatori e Protezione del Clima del Senato di Berlino dichiarando che, in questo periodo, “È necessario rispermiare energia”.

La Senatrice Bettina Jarasch ha dichiarato che “Alla luce della guerra contro l’Ucraina e delle minacce della Russia, è importante utilizzare la nostra energia il più attentamente possibile. Questo vale anche e soprattutto per il settore pubblico”. Ogni anno, per illuminare più di 200 edifici e monumenti della capitale tedesca vengono spesi circa 40.000 euro.

Gli edifici e i monumenti di Berlino che non saranno più illuminati di notte

Il Senato ha già incaricato una ditta specializzata che spegnerà gli impianti di illuminazione, nel giro di due settimane, dei seguenti edifici e monumenti di Berlino:

  • Colonna della Vittoria
  • Porta di Brandeburgo
  • Duomo
  • Staatsoper
  • Deutsche Oper
  • Zeughaus
  • Gedächtniskirche
  • Municipio rosso
  • Entrata dello Zoo
  • Museo ebraico
  • Resti della stazione Anhalter Bahnhof
  • Castello di Charlottenburg
  • Charlottenburg Tor

Inoltre, nelle prossime settimane, verrà interrotta l’illuminzione di altre chiese di Berlino (ad esempio Nikolaikirche), di statue (tra cui la statua equestre su Unter den Linden e le statue di Bismarck, Moltke e Wagner nel Tiergarten) e i ponti.

Altre misure per risparmiare energia sono in discussione

Tra le proposte sul tavolo di discussione per risparmiare ulteriore energia c’è la proposta avanzata dalla Confederazione delle associazioni dei datori di lavoro della Germania (Bda). Steffen Kampeter, direttore generale di Bda, ha infatti dichiarato che si sta discutendo se diminuire il riscaldamento all’interno di uffici e aziende per cercare di risparmiare ulteriore energia. Una proposta che è stata fortemente criticata dalla Confederazione sindacale tedesca (Dgb). Anja Piel, membro del consiglio di amministrazione della Dgb, ha infatti dichiarato che “Non è possibile ordinare ai dipendenti di congelare o indossare maglioni pesanti e fargli pagare il peso dell’attuale crisi. Chiunque voglia davvero risparmiare energia può sfruttare il potenziale di una ristrutturazione efficiente dal punto di vista energetico“.

 

Leggi anche Accoglienza, la Germania ha triplicato il numero di lavoratori non UE dal 2011 ad oggi

Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive di Berlino Schule, corsi da 48 ore da 192 €. Scrivi a info@berlinoschule.com

Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter

 Immagine di copertina: Porta di Brandeburgo ©jensschoeffel da Pixabay