Come la Germania ha fermato Trump dall’acquisto in esclusiva del possibile vaccino al Covid-19 sviluppato da un’azienda tedesca

Con un’azione congiunta di politica e grandi imprenditori, la Germania ha evitato l’azione di Trump per destabilizzare l’intero equilibrio mondiale

Una storia che ha dell’incredibile, se non fosse che di mezzo c’è Donald Trump. C Come riportato dalla Welt am Sonntag, il Presidente degli Stati Uniti avrebbe tentato a inizio marzo l’acquisto per un miliardo di dollari dell’azienda CureVac, sede Tubinga (Baden-Württemberg) al patto di avere l’uso in esclusiva per gli USA del vaccino e dei medicinali relativi al Coronavirus a cui sta lavorando assieme all’Istituto Paul Ehrlich. CureVac, oltre al quartiere generale a Tubinga e una sede a Francoforte, ha un centro di ricerca anche a Boston. Il primo tentativo di Trump sarebbe avvenuto avvicinando l’ufficio dell’azienda in Massachusetts e poi con un incontro con l’allora amministratore delegato Daniel Menichella, il cui posto ora – forse non a caso – è stato rilevato dallo scienziato Ingmar Hoerr, fondotare, nonché già in passato a capo di CurVac. Non sono ancora chiare le ragioni per cui Trump avrebbe voluto l’esclusiva per l’eventuale brevetto sviluppato dall’azienda, anche se è facile fare speculazioni.

Chi ha fermato il tentativo di Trump

Della proposta d’acquisto è stato prontamente informato il governo tedesco che fin da subito è stato in contatto con il board di CureVac per evitare la cessione garantendo finanziamenti pubblici ed evitare la cessione. Lo stop definitivo è arrivato grazie a Dietmar Hopp, uno dei cinque fondatori della celebre SAP (software gestionali) nonché proprietario dell’80% di CuveVac grazie ad un’altra azienda BioTech Holding. Hopp è uscito allo scoperto, confermando di fatto la trattativa, affermando a Manager Magazin nella giornata di ieri: “Mi impegno a proteggere tutte le persone dalle infezioni, a trattare e curare al meglio i pazienti di tutto il mondo e a creare infrastrutture e posti di lavoro innovativi e sostenibili in Germania”. Il secondo azionista di CureVac probabilmente ha seguito la stessa linea. Si tratta infatti della fondazione a nome di Bill Gates e sua moglie Melinda, da giorni ufficialmente attivi nell’impegno di aiutare la ricerca per un vaccino e un medicamento che aiuti tutto il mondo, non solo gli Stati Uniti.

Le parole del governo

Il ministro dell’economia Peter Altmaier (CDU) ha confermato che CureVac sta lavorando a un possibile vaccino contro il virus della corona e che non finirà nelle mani degli Stati Uniti. “È una grande decisione da parte del management dell’azienda. Offrire un possibile vaccino in tutto il mondo è l’unico atteggiamento appropriato di fronte ad una crisi del genere- La Germania non è in vendita”. Un punto divista confermato da  Heiko Maas, Ministro degli esteri. “I ricercatori tedeschi sono leader nello sviluppo di medicinali e vaccini, in collaborazioni in tutto il mondo. Non possiamo permettere ad altri di acquisire esclusivamente i loro risultati di ricerca”

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