Sondaggio tedesco, i telespettatori non vogliono riferimenti alla pandemia nelle serie tv

Uno studio tedesco dimostra che la maggior parte dei telespettatori non vuole riferimenti alla pandemia mentre guarda film o serie tv.

La pandemia ha fatto capolino in molte serie e film che sono usciti o usciranno a breve. Se la tv ha scelto di adeguarsi alla nuova realtà quotidiana, imposta forzatamente da oltre un anno, la reazione del pubblico è tutt’altro che scontata. I risultati di uno studio ZDF mostrano infatti che quasi i tre quarti (74%) degli intervistati preferisce non ricordarsi delle restrizioni quotidiane causate dal Covid-19 mentre guardano serie tv e film. Allo stesso tempo, più di uno su quattro (29%) è invece irritato se gli attori del film o della serie si abbracciano o non indossano una mascherina, come se non ci fossero le restrizioni legate all’emergenza sanitaria. La società di ricerche di mercato Phaydon di Colonia ha realizzato lo studio per conto dell’emittente pubblica, attraverso interviste online alla popolazione. L’obiettivo era avere uno spaccato rappresentativo sull’influenza della pandemia nell’uso dei media e nell’ambiente di vita.

Mascherine sì o no: una questione aperta

La pandemia è una sfida editoriale, una questione aperta per gli sceneggiatori di cinema e televisione. Del resto, la fiction ha spesso il compito di replicare e interpretare la realtà e il Covid-19 ne è oggi un elemento chiave. Si tratta quindi di un tema troppo grande per essere relegato a trama secondaria, ma allo stesso tempo fastidioso per elevarlo al palcoscenico principale. Si teme infatti che la presenza del virus sugli schermi di tutti i giorni potrebbe normalizzare una situazione già pesante fatta di restrizioni e divieti. Per di più, chi sceglie di concedersi del tempo libero spesso vuole staccare dalla realtà. Passare dai bollettini dei tg a quelli delle serie tv non è dunque gradito a molti telespettatori. Naturalmente, il dibattito è ampio, dato che gli autori televisivi non hanno mai affrontato prima d’ora nulla di così devastante come una pandemia mondiale.

La pandemia sullo schermo, anche nel film vincitore della Berlinale

L’impatto del Covid-19 è stato così rilevante da diventare il motore narrativo di film e serie tv. Così ha fatto la sua comparsa sul piccolo e grande schermo, a partire dai medical drama. E’ già successo in in Grey’s Anatomy, la cui 17esima stagione è ora in onda e fa i conti con la pandemia. Anche The Resident non si è sottratto all’inclusione del coronavirus nella trama. Nello specifico, si sofferma sulle conseguenze che l’epidemia ha su medici e infermieri, protagonisti delle vicende rappresentate. In The good doctor, invece, il giovane medico protagonista, interpretato da Freddie Highmore, si trova a trattare un paziente colpito da una  malattia mai vista prima e di natura imprevedibile, il Covid. Tra le prime ad affrontare l’argomento, vi è poi la sitcom americana The Conners. Già dal primo episodio della terza stagione, trasmesso lo scorso ottobre sui teleschermi americani, sono apparsi gli attori con la mascherina. Alla lista si aggiunge anche 9-9-1, la serie di azione poliziesca che inserisce nelle nuove puntate, già in onda su Fox Italia, l’emergenza sanitaria. Non mancano i riferimenti anche sul grande schermo. Bad luck banging or loony porn, il film romeno diretto da Radu Jude, vincitore  dell’ultimo Orso d’Oro al Festival di Berlino, è una tragicommedia bizzarra tra porno free online e la pandemia Covid. La ragazza protagonista intraprende un lungo cammino che attraversa Bucarest, dove incontra masse di persone.  Tutte loro indossano, chiaramente,  delle mascherine.

 

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In copertina: Foto di Julián Amé da Pixabay