Cem Özdemir da Pixabay CC0

Per la prima volta la Germania avrà un Ministro di origine turca

Il nuovo Ministro dell’Agricoltura è Cem Özdemir, primo Ministro federale in Germania di origine turca ed ex co-leader del partito dei Verdi. Nel corso della sua carriera si è occupato di trasporti, integrazione, pari opportunità ed ecologia

Dopo la firma dell’accordo di coalizione il nuovo Governo tedesco ha nominato i propri Ministri. A sostituire la conservatrice Julia Klöckner al Ministero dell’Agricoltura sarà il vegetariano verde Cem Özdemir. Nato nel Baden-Württemberg da genitori turchi, Özdemir sarà il primo Ministro federale in Germania di origine turca. Ha ottenuto la cittadinanza tedesca nel 1983 ed è stato eletto al Parlamento federale per la prima volta nel 1994, diventando così il primo deputato di origine turca. Fa parte del partito dei Verdi dal 1981, e per un decennio, dal 2008 al 2018, ne è stato co-leader insieme a Claudia Roth.

Nel corso della sua carriera politica si è occupato principalmente di immigrazione, affari esteri e trasporti, lavorando anche per le pari opportunità e per la tutela dell’ambiente. All’interno del nuovo governo di coalizione si occuperà invece di agricoltura, portando comunque avanti la sua missione per la difesa ambientale. Il nuovo programma per l’agricoltura prevede infatti l’espansione dell’agricoltura biologica oltre gli obiettivi attuali, una riduzione significativa dell’uso di pesticidi e la creazione di una nuova etichetta alimentare per la carne, che indichi come il bestiame è stato trattato prima e durante la macellazione.

 

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Le origini e il background migratorio di Cem Özdemir

Cem Özdemir è nato a Bad Urach, nel Baden-Württemberg, da genitori turchi: Abdullah Özdemir e Nihal Özdemir. I due sono emigrati in Germania negli anni ’60 come Gastarbeiter, lavoratori ospiti, in un periodo di enorme richiesta di manodopera nel Paese. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, infatti, la devastata Germania iniziò a stringere patti con la Turchia per reclutare forza lavoro. I lavoratori ospiti turchi, secondo gli accordi, sarebbero dovuti restare nel Paese per un breve periodo di due o tre anni, e successivamente tornare in patria. Lo stesso Cem Özdemir, per via delle sue origini, si definisce proprio un prodotto dell’accordo di reclutamento tedesco-turco. Suo padre ha lavorato in un’azienda che produceva estintori, e sua madre in una cartiera, prima di aprire una sartoria.

Nonostante fosse nato in Germania, il politico ha avuto la cittadinanza turca fino al 1983. Al tempo, infatti, la legge sulla cittadinanza non ne prevedeva l’assegnazione a bambini nati da genitori stranieri. All’età di 16 anni ha chiesto la naturalizzazione, spinto dal bisogno di sentirsi un cittadino con uguali diritti e doveri, che poteva lavorare e viaggiare senza bisogno di un visto, e soprattutto, votare.

 

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Le difficoltà educative riscontrate da bambino

Ha più volte raccontato delle difficoltà educative riscontrate da ragazzino, dovute all’appartenenza ad una famiglia “educativamente svantaggiata”, che non sapeva come funzionasse il sistema scolastico tedesco e non parlava fluentemente la lingua. Ne è conseguito un iniziale scarso rendimento scolastico e una grande sofferenza. “Già da bambini si veniva automaticamente separati (e purtroppo lo si fa ancora)” racconta, “solo perché si veniva da una certa famiglia.” Convinto che il successo educativo non debba dipendere dal background da cui proviene un bambino, Özdemir durante la sua carriera politica ha sempre combattuto e lavorato per maggiori pari opportunità. Soprattutto, questa forte dedizione per l’educazione dei giovani lo ha portato a formarsi come educatore, e a studiare pedagogia.

La tutela per l’ambiente, passione iniziata da ragazzo che lo ha portato all’avvicinamento in politica

Ecologia e sostenibilità erano le questioni che lo politicizzavano e appassionavano fin da adolescente, occupandosi per la prima volta di protezione ambientale quando era ancora un liceale. Nel 1981, a 15 anni, un amico lo portò ad una manifestazione organizzata dai Verdi. Gli piacque così tanto che decise di entrare a far parte del partito la sera stessa. Da quel momento Cem Özdemir iniziò ad impegnarsi insieme ai suoi amici nella città natale, Bad Urach, in un periodo in cui non si effettuava la raccolta differenziata o il riciclaggio dei rifiuti. Tra i tanti modi concreti con cui hanno aiutato la città, i ragazzi hanno prodotto e distribuito su carta ecologica piante di Urach che mostravano i vari contenitori di smaltimento, allestendo e anche svuotando propri contenitori di alluminio. A 17 anni, invece, è diventato vegetariano.

La carriera politica di Özdemir, primo deputato di origine turca all’interno del Bundestag tedesco

Cem Özdemir è entrato in politica nel 1981, unendosi al partito Die Grünen, di cui è stato a capo dal 2008 al 2018. Tra il 1989 e il 1994 è stato membro del Consiglio di Stato dei Verdi nel Baden-Württemberg e ancora nel 1994 è stato eletto come primo deputato di origine turca al Bundestag tedesco, al quale ha fatto parte per due legislature fino al 2002. Dal 2004 al 2009 è stato membro del Parlamento Europeo (I Verdi/Alleanza Libera Europea), come portavoce per la politica estera del suo gruppo parlamentare. Da febbraio 2018 è presidente della Commissione per i trasporti e le infrastrutture digitali del Bundestag tedesco.

Tra i numerosi riconoscimenti che gli sono stati assegnati nel 1996 ha ricevuto la Medaglia Theodor Heuss (ordine al merito) e il Premio Civis Media per il suo impegno per la convivenza senza pregiudizi tra tedeschi e migranti. Ha ricevuto l’AJC Ramer Award 2018 per il suo lavoro contro l’antisemitismo e per i diritti umani. Inoltre, il suo contributo al dibattito nel Bundestag tedesco del 22 febbraio 2018 è stato nominato “Discorso dell’anno 2018”.

Özdemir ora Ministro dell’Agricoltura, che politiche aspettarsi

Özdemir intende ovviamente continuare a sostenere le sue politiche di tutela ambientale, nel tentativo di rendere l’agricoltura e l’allevamento più sostenibili. La notizia della sua candidatura al Ministero dell’Agricoltura è stata accolta molto positivamente da agricoltori ed esperti del settore. “È considerato un pragmatico e viene dal Baden-Württemberg, come me”, ha detto Joachim Rukwied, capo dell’Associazione degli agricoltori tedeschi (DBV). “Questa è una buona base per la cooperazione”. Ha inoltre commentato che sarebbe “un vantaggio avere una persona di spicco come il signor Özdemir nel ministero dell’agricoltura”.

Ma gli obiettivi per un’agricoltura più verde e sostenibile che i Verdi e Özdemir intendono realizzare si potrebbero scontrare con gli alti costi da sostenere da parte degli agricoltori. Lo stesso Rukwied ritiene che gli agricoltori non possano essere lasciati da soli a sostenere i costi dell'”enorme processo di trasformazione” previsto dalla nuova coalizione, accennando a potenziali tensioni future. Nuove regole arriveranno anche per l’allevamento. Özdemir ha chiarito che nonostante la sua scelta di essere vegetariano, non vuole condurre una campagna contro il consumo di carne. “Coloro che vogliono mangiare carne sono i benvenuti. Chi produce carne può anche farlo, ma nel rispetto del benessere degli animali, della protezione del clima e non a scapito del nostro ambiente”, ha dichiarato.

 

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Immagine di copertina: Cem Özdemir da Pixabay CC0