Münzschläger, il celebre monumento al coniatore di monete che ci ricorda la storia di Wipperfürth
Nella piccola città di Wipperfürth si trova Münzschläger, una statua dedicata ad un coniatore di monete, di grande importanza per la sua memoria storica
Wipperfürth, città situata nel nord della Renania, ospita sulla piazza del mercato il monumento in bronzo del Münzschläger. La statua, completata nel settembre del 2003 è stata scolpita da Heiligenhaus Josef Vavro, artista e designer di oggetti in metallo, e raffigura un coniatore di monete. Il soggetto, che all’apparenza sembra insolito, nasconde in realtà un importante significato per la cittadina e rappresenta un pezzo di storia. Il monumento infatti ha lo scopo di ricordarci che proprio a Wipperfürth, città più antica del Bergisches Land, furono coniati, per circa 100 anni, penny, denari, quarti di dollaro, oboli, sterline e doppi scellini. La scultura è stata donata dalla Fondazione Cultura e Ambiente della Kreisparkasse e dalla Fondazione Voss ai cittadini.
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La storia che si nasconde dietro la statua
La statua rappresenta un uomo nell’atto di battere moneta, così come si faceva nell’antichità, simboleggiando una parte importante della storia della città. Wipperfürth fu fondata nel XIII secolo ed a partire dal 1275 divenne sede della zecca. Il re di Germania Rodolfo I d’Asburgo (1218-1291), infatti, concesse al conte di Berg, Adolfo V (1259-1296), con cui aveva dei buoni rapporti, di battere moneta nella città. La zecca venne così spostata da Wildberg a Wipperfürth, e da quel momento si è iniziato a coniare penny basati sul modello di Colonia. Circa cinquant’anni dopo, invece, nel 1328, il re Ludovico di Baviera concesse alla città il privilegio di coniare il primo groschen (grosso) tedesco. Fu proprio a Wipperfürth, quindi, che venne coniato il primo grosso di tutta la Germania.
Il lavoro del coniatore
I groschen erano delle massicce monete d’argento puro, di ottima qualità, utilizzate durante il Medioevo e le più diffuse in Europa. Così come tutte le monete medioevali anche i groschen venivano prodotte a mano da artigiani, i coniatori appunto, attraverso un procedimento per niente semplice. Si doveva innanzitutto spianare un lingotto di metallo fino a raggiungere lo spessore desiderato per la moneta, e successivamente ritagliare con delle particolari forbici i tondelli da sottoporre a battitura.
Il tondello veniva allora interposto nel conio, i due pezzi di metallo utilizzati per imprimere le immagini sulle facce delle monete. Il conio conteneva l’immagine in negativo di ciò che deve essere impresso sulla moneta e abilissimi artigiani li producevano individualmente. Una volta interposto il tondello il coniatore doveva utilizzare tutta la sua forza per battere con il martello ed imprimere le facce della moneta, così come ci mostra la storica statua del Münzschläger, a Wipperfürth.
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Immagine di copertina: Monete di Claudio Schwarz on Unsplash