Le nuove restrizioni in Germania punto per punto
Tutte le restrizioni introdotte dal Governo e dai Länder a partire dall’11 gennaio fino al 31
Dopo il vertice svoltosi martedì 5 gennaio il Governo federale e i rappresentanti dei Länder hanno introdotto nuove e più severe restrizioni per tentare di arginare i contagi da Coronavirus. Rimangono in vigore le attuali restrizioni – che sarebbero dovute terminare il 10 gennaio, ma che rimarranno in vigore fino al 31 dello stesso mese – e, in più, ne sono state inasprite altre a partire dall’11 gennaio. Secondo la Cancelliera le misure adottate sono «drastiche ma necessarie», per non perdere di vista l’obiettivo. «I mesi invernali sono i più duri, e anche la mutazione del virus, arrivata in Germania, pone delle nuove sfide» ha dichiarato Merkel. Il Sindaco di Berlino Michael Müller, commentando le decisioni prese, ha dichiarato: «fino ad ora abbiamo ottenuto molto. Ma dobbiamo capire che non è abbastanza». Di seguito tutte le limitazioni in vigore dall’11 al 31 gennaio. Da specificare il fatto che le norme sono delle linee guida a livello nazionale quindi ogni Land, in autonomia, può decidere, se ritenuto opportuno, di inasprirle.
Scuole e asili
Le scuole di ogni ordine e grado (compresi gli asili nido) rimarranno chiuse fino a fine gennaio. Si predilige quindi la didattica a distanza. I modi alternativi con cui dovranno essere svolte le lezioni verranno decisi dai singoli Land in autonomia.
Incontri con altre persone
Dall’11 gennaio verranno introdotte restrizioni più pesanti per quanto riguarda i contatti. Con le nuove regole, infatti, si potrà incontrare solamente una persona esterna al proprio nucleo famigliare. Rimane possibile incontrare i parenti più stretti, anche se non conviventi.
Rientro dall’estero
Chi rientra dall’estero in Germania dovrà, dall’11 gennaio, presentare il risultato di un test negativo non più vecchio di 48 ore. Una volta rientrati nel paese si dovrà entrare in quarantena da cui si potrà uscire solo in due modi. O aspettando 5 giorni e poi fare un test (che, ovviamente, deve risultare negativo) o osservando una quarantena di 10 giorni e poi uscire (senza effettuare un altro tampone). Rimangono comunque fortemente sconsigliati viaggi che non siano assolutamente necessari così come l’obbligo di compilare il modulo di ingresso, anche attraverso il portale digitale.
Spostamenti dalla propria abitazione
Al momento non esiste un vero e proprio coprifuoco, ma le autorità consigliano di uscire solo per motivi strettamente necessari (ad esempio per andare al lavoro o fare la spesa). Nelle zone in cui l’indice di contagio è superiore ai 200 ogni 100.000 abitanti vi è il divieto di spostarsi a più di 15 chilometri dal luogo di residenza, salvo per comprovati e validi motivi (restrizione che in Sassonia è in vigore da metà dicembre). Merkel, durante la conferenza stampa, ha specificato che per “validi motivi” non si intendono le gite fuori porta, anche se svolte in giornata. La città di Berlino registra 116,8 contagi su 100.000 abitanti, quindi, al momento, non è interessata da questa limitazione. Stando a quanto riportato dalla Morgenpost, ad oggi, mercoledì 6 gennaio, sono 55 le zone interessate dalla limitazione allo spostamento.
Negozi e gastronomia
I centri estetici e quelli per tatuaggi, i parrucchieri e i negozi non essenziali resteranno chiusi. Stessa sorte per i bar, le strutture per lo svago, quelle per la cultura ed i ristoranti – che però potranno lavorare grazie all’asporto. Esentati dalla chiusura, gli alimentari, le librerie, le farmacie, le banche e gli ottici. Aperti anche i distributori di benzina, le officine – sia quelle per le automobili, sia quelle per le biciclette. Aperti anche i mercati settimanali di generi alimentari.
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Immagine di copertina: da Pixabay