La storia della foto di cui Hitler si vergognava

Le imbarazzanti fotografie di Adolf Hitler in posa con pantaloni di pelle che il leader nazista ha cercato di tenere nascoste al mondo.

La figura di Hitler è stata sempre complicata ed opaca. Il ritrovamento e la pubblicazione di alcune foto del dittatore hanno fatto emergere alcuni suoi lati nascosti inediti. Hitler era molto imbarazzato per alcuni scatti in cui è ritratto con dei pantaloni di pelle, i lederhosen. Il leader nazista sembra a disagio durante lo scatto. Le mani sono goffamente appoggiate sui fianchi e le gambe rilassate come un ragazzino in compagnia dei suoi amici. Posa definita dal Dailymail più da idiota che da tiranno, Hitler se ne è sempre vergognato. Scattate intorno agli anni ’30, Hitler definì le foto “al di sotto della mia dignità” e ne bandì la pubblicazione per evitarne la diffusione.

La raccolta di foto imbarazzanti

Il soldato semplice Alf Roberts, di Barnsley, alla fine della guerra si imbatté in una rivista tedesca mai pubblicata nella quale erano raccolte foto ed elogi ad Hitler. Il fotografo personale di Hitler era Heinrich Hoffmann, che scattò molte delle foto in bianco e nero del Führer. Molte di queste foto finirono nella fanzina di Hitler – Deutschland Erwache – che pullulava di adorazioni per l’uomo- insieme ad altre foto in cui posava come modello pubblicate invece da Baldur von Shirach. Alf Roberts ha ritrovato una copia di questa rivista, scoprendo le foto imbarazzanti. Nella rivista Von Shirach la figura di Hitler è elogiata: “Noi che abbiamo avuto il privilegio di poter lavorare con lui siamo arrivati a venerarlo e amarlo”. Viene addirittura descritto come “onesto, risoluto e modesto” e mostra “forza e gentilezza” e la cui “anima sfiorava le stelle”. Il romanticismo poetico continua pagina dopo pagina, esaltando la vanità ridicola delle foto del Führer.

Il ritrovamento della rivista e l’elogio a Hitler.

Non è stato facile tradurre la rivista Von Shirach per le sue pessime condizioni. Sepolta tra le macerie di una casa bombardata, si è sgualcita per danni causati dall’acqua. Grazie alle illustrazioni recuperate e ad alcune foto sostitutive, gli esperti militari Pen & Sword Books l’hanno pubblicata nel 2015 con il titolo The Rise of Hitler. Il traduttore Trevor Salisbury ha inserito il magazine nel filone della propaganda nazista. La rivista ha tentato di presentarlo come un uomo pacifico, che amava molto i bambini ed era gentile con tutti. La verità era, tuttavia, completamente diversa.

L’importanza della gestualità durante le orazioni.

Nel 1925 Adolf Hitler fu rilasciato dalla prigione dopo il tentato colpo di stato. Ansioso di conquistare il potere in Germania, era impegnato nella stesura della sua autobiografia, il Mein Kampf. Ottimo oratore, Hitler affinò la sua passione esercitandosi in birrerie. Era solito inaugurare i suoi discorsi con freddi e precisi sproloqui, degenerando poi in un istrionismo ipnotico con il crescente coinvolgimento del pubblico. Hitler si assicurava di essere il più possibile, proprio per questo, chiese al suo fotografo personale Heinrich Hoffmann di ritrarlo mentre si esercitava nell’esposizione delle sue orazioni. In secondo momento, Hitler studiava le foto per osservare i suoi gesti e le sue espressioni, prestando attenzione all’impatto che suscitavano le sue posture.

Il punto debole di Hitler

Hitler voleva sempre avere il controllo totale della sua immagine e della sua postura, indossava sempre cappotti grigi. Non voleva risultare ridicolo, i suoi abiti infatti erano la sua armatura. Dopo aver visto la sua stampa di Hoffmann in Lederhosen, chiese la restituzione di tutti i negativi che mostravano le sue “ginocchia nude”. Hitler ordinò a Hoffmann di distruggere le foto perché “al di sotto della propria dignità”, ma il fotografo le conservò e in seguito le pubblicò nel suo libro di memorie, Hitler era mio amico. Anche le altre foto pubblicate sulla rivista gestita da Von Shirah che però non furono mai state approvate dal Führer.

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