La mappa della Germania occupata nel 1945 prima che perdesse molti territori

La storia della mappa che racconta una Germania occupata dagli alleati: siamo nel 1945, all’indomani della conferenza di Potsdam

In seguito alla resa della Germania (8 maggio 1945) lo stato nazista cessò di esistere e l’autorità del paese passò nelle mani degli Alleati. Durante la Conferenza di Potsdam (17 luglio – 2 agosto, 1945), i massimi dirigenti delle potenze vincitrici suddivisero la Germania in quattro zone di occupazione, sotto il controllo di Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti e Unione Sovietica. La mappa in copertina mostra la suddivisione della Germania nel 1945: un capitolo importante della storia tedesca da osservare su carta. Almeno legalmente, l’occupazione durò fino al 1949, quando le tre zone occidentali si fusero per formare la Repubblica federale di Germania, e in ottobre la zona sovietica fu costituita come Repubblica Democratica Tedesca.

Le annessioni sovietiche

I sovietici decisero di separare i territori a est dei fiumi Oder e Neisse, annettendoli sotto l’autorità dell’Unione Sovietica e della Polonia. I polacchi ottennero la quota maggiore, come compensazione per il territorio ceduto all’Unione Sovietica. Le ex province della Prussia orientale, gran parte della Pomerania e della Slesia vennero sottratti alla Germania e annessi alla Polonia. Una simile decisione ebbe come conseguenza la fuga di circa 9.5 milioni di residenti tedeschi nell’altra parte della Germania. Giudicando queste annessioni come espedienti temporanei, gli alleati occidentali decisero di non intervenire, con la speranza che prima o poi le condizioni di pace avrebbero prevalso.

La storia della mappa

L’Atlanta GmbH, Società di pubblicità per l’industria, l’esportazione e il traffico, stampò la mappa nel 1945. La zona di occupazione russa si presenta colorata di rosa, quella americana di blu, quella inglese di viola e quella francese di rosso, bianco e blu. La Polonia, invece, ha strisce rosa che riflettono il suo status di paese nominalmente indipendente sotto il controllo sovietico. In una nota in basso, si legge: «progettata e distribuita con l’approvazione del governo militare». L’Atltanta GmbH stampò la mappa sul retro di un’altra mappa risalente al 1933. Un’operazione – diremmo oggi – di riciclo della carta non rara in quegli anni, data la scarsità di beni di consumo dovuta al reindirizzamento della produzione industriale a scopi militari.

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In copertina: Mappa della Germania occupata © Davidrumsey.com