La Germania è lo Stato europeo che accoglie più richiedenti asilo
La Germania è stata dichiarata la Nazione europea con il più alto numero di richieste di asilo politico nel 2021. I dati sull’immigrazione crescono ogni anno.
Secondo il “Rapporto trimestrale sull’asilo” dell’Eurostat la Germania è la prima nazione scelta dai rifugiati in Europa. I risultati dell’indagine mostrano come la Germania abbia ricevuto 29.545 richieste di asilo – il 35,2% in più rispetto allo scorso anno – mentre a seguire ci sono la Francia con 22.015, poi la Spagna con 12.335 e infine l’Italia con 8.010. L’unione delle richieste di questi quattro Stati costituisce il 69% dei richiedenti di tutta Europa. Nel secondo semestre di quest’anno è stato registrato l’aumento esponenziale delle richieste, dunque in concomitanza con le elezioni del Bundestag in Germania e i continui conflitti con la Bielorussia, che stanno mettendo a dura prova l’Europa. Secondo l’Eurostat la Bielorussia risulta essere una nuova nazione protagonista del fenomeno migratorio.
La Bielorussia è al centro di alcune importanti dinamiche europee
Secondo quanto emerso dall’indagine Eurostat, la Bielorussia nel 2021 è al centro di un’importante rotta migratoria (ne avevamo parlato qui). Le motivazioni di questo anomalo evento sono di stampo politico. Negli ultimi mesi, la Bielorussia ha ricevuto diversi richiami da parte dell’Unione Europea. Aljaksandr Lukašėnka è accusato dalla Comunità Europea di aver privato i cittadini di una serie di diritti umani. Dopo aver ricevuto una serie di multe il leader ha deciso di innescare una serie di dinamiche vendicative nei confronti dell’Europa, dando inizio a un traffico di migranti totalmente illegale nel territorio europeo al confine con la Polonia, Lettonia e Lituania. I rapporti con l’UE e la Bielorussia negli ultimi mesi è notevolmente peggiorata. La Germania è uno dei Paesi che più risente le conseguenze di questa nuova rotta migratoria.
Il fenomeno migratorio in Germania
Da quali Stati provengono la maggioranza dei richiedenti asilo politico? La maggioranza dei migranti arriva dalla Siria con 20.640 richieste, dall’Afghanistan con 13.860 e dal Pakistan con 4.430. La politica tedesca come si pone in merito al fenomeno immigrazione? Questo argomento è da sempre al centro dei dibattiti elettorali. I socialdemocratici (SPD), partito di centro sinistra, vincitori delle elezioni in Germania, aspirano a un miglioramento del sistema migratorio che sia capace di gestire adeguatamente le difficoltà e che sappia supportare con solidarietà migranti e profughi. Ritengono che l’immigrazione sia uno strumento di arricchimento per la nazione. Il nuovo governo vorrebbe riformare la politica dei rifugiati, rendendo più facile per i richiedenti il diritto alla nazionalità tedesca attraverso diversi anni di lavoro. L’Union (CDU/CSU), il secondo partito più votato, invece, ritiene che il fenomeno vada ridimensionato, attraverso l’attuazione di una politica di prevenzione e deterrenza.
L’immigrazione in Europa: quali sono le cause?
Sono diverse le cause che alimentano il fenomeno dell’immigrazione: le motivazioni sono di natura socio-politica, demografica, economica o ambientale.
Le discriminazioni e le persecuzioni per motivi etnici, religiosi, razziali, politici e culturali sono alla base dell’immigrazione di stampo socio-politica. L’assenza di tolleranza nei confronti della diversità è amplificata nelle zone di guerra o in quei Paesi in cui vengono meno i diritti umani. Difatti, le nazioni verso cui migrano i rifugiati politici tutelano la pace, la libertà e i diritti fondamentali dell’uomo.
I cambiamenti demografici, come l’invecchiamento della popolazione o la riduzione del tasso di natalità, sono un altro fattore. Gli aspetti demografici possono avere ripercussioni anche sull’economia, sulle opportunità lavorative e sul miglioramento o peggioramento dello stile di vita in una nazione. Le differenti condizioni possono indurre le persone a lasciare un Paese e sceglierne un’altro.
Similmente, anche i fattori economici incidono sulla qualità della vita. Maggiori opportunità lavorative, uno stipendio migliore, un costo della vita adeguato sono metri di valutazione importanti quando si è alla ricerca di prospettive più vantaggiose.
Infine anche i fattori ambientali hanno la loro rilevanza. L’aumento della temperatura terrestre ha reso da un lato la vita più difficile in particolare nelle zone equatoriali e dall’altro ha fatto sì che si moltiplicassero fenomeni climatici estremi, quali inondazioni, uragani, terremoti. Le persone dunque sono proponesse a migrare in zone dal clima più mite e stabile. Secondo “l’Organizzazione mondiale per le migrazioni” i migranti ambientali sono costretti a lasciare la propria abitazione, temporaneamente o in modo permanente, e si spostano in un’altra area del proprio Paese o all’estero.
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Immagine di copertina: foto di ©Christian Lue, fonte Unsplash