Italiano muore un anno e mezzo fa ad Amburgo, la famiglia non viene avvertita e va da Chi l’ha visto?

Marco Truffi è morto nel settembre 2019. La famiglia, che lo credeva disperso, lo scopre solo il 16 marzo 2021, il giorno prima della messa in onda del loro appello a Chi l’ha visto?

Quella di Marco Truffi è una storia tragica, fatta di false notizie e speranze. Marco, originario di Urbino, scompare nel nulla nel settembre 2019 ad Amburgo, in Germania. La famiglia ne aveva denunciato la scomparsa ai Carabinieri e qualche giorno fa, dopo più di un anno, aveva anche rivolto un appello al programma televisivo Chi l’ha visto? che va in onda su Rai Tre e si occupa proprio di persone scomparse. Purtroppo, Marco è morto già da un anno e mezzo, il 7 settembre 2019. Il suo atto di morte era stato inviato dal Consolato Italiano di Hannover al Comune di Urbino nel Febbraio 2020. Tuttavia, nessuna autorità ha avvisato la famiglia, che ha appreso la notizia nella giornata di lunedì 15 marzo 2021, dopo che diverse testate giornalistiche italiane avevano rilanciato la notizia sulla scomparsa di Marco.

Chi era Marco Truffi

Marco nasce ad Urbino il 15 maggio del 1976 e svolge la professione di operaio. Dopo aver trascorso qualche anno in una comunità terapeutica, nel 2018 decide di cercare fortuna in Germania. Nonostante Marco mantenga contatti regolari con la famiglia, i genitori ignorano con chi viva e come si mantenga. Le ultime telefonate si collocano tra luglio e settembre 2019. Il 4 giugno 2020, la madre denuncia la scomparsa del figlio ai Carabinieri di Vallefoglia (PU), per poi scoprire che il figlio vive ad Amburgo senza fissa dimora. La verità è ben diversa, quelle informazioni, infatti, risalgono all’anno precedente, l’uomo era infatti già morto dal 7 settembre 2019. Nella serata di mercoledì 17 marzo 2021 sarebbe anche dovuto andare in onda su Chi l’ha visto? l’appello dei familiari, per chiedere se qualcuno avesse informazioni sulla scomparsa di Marco.

La ricostruzione dei fatti sulla morte di Marco Truffi

Settembre 2019- La madre di Marco perde i contatti con il figlio. Il 7 dello stesso mese, Marco muore.

5 Febbraio 2020- Il Consolato Italiano di Hannover notifica al comune di Urbino la morte di Marco Truffi, l’atto di morte viene poi inoltrato al Comune di Vallefoglia. La famiglia però non viene informata della morte di Marco.

Giugno 2020- La madre di Marco denuncia la scomparsa del figlio ai Carabinieri di Vallefoglia.

16 Marzo 2021- Nel palinsesto di Chi l’ha visto? del 17 marzo c’è il video appello della famiglia di Marco. Lo stesso giorno il Resto del Carlino rilancia la notizia che si stanno cercando informazioni su Marco Truffi, scomparso da Settembre 2019. Lo stesso giorno arriva la conferma sulla sua morte.

Come si è risaliti alla morte di Marco

Palmiro Ucchielli, sindaco di Vallefoglia (PU), decide di indagare sulla scomparsa del concittadino quando, nella giornata di lunedì, il Resto del Carlino rilancia la falsa notizia della sua scomparsa. Lo stesso giorno il sindaco decide allora di consultare gli atti comunali per ricavare più informazioni sull’episodio. L’ufficio anagrafe di Vallefoglia cerca quindi nel database il nome “Marco Truffi” e appare il suo atto di morte datato 5 Febbraio 2020. L’atto era stato  inviato dal consolato italiano di Hannover, Germania, al Comune di Urbino che poi l’aveva inoltrato a quello di Vallefoglia.  Le autorità erano quindi già a conoscenza della morte di Marco da oltre un anno.

Le domande ancora aperte

L’unica informazione che ha la famiglia è la data di morte di Marco, 7 settembre 2019. Mentre il luogo preciso e le ragioni della morte sono sconosciuti. Non si sa nemmeno se il corpo di Marco sia stato cremato o sepolto, oppure se si trovi ancora in obitorio. Non è chiaro nemmeno perché il Consolato Italiano abbia inoltrato l’atto di morte di Marco al Comune di Urbino e non a quello di Vallefoglia, dove l’uomo era residente. Desta ancora più scalpore il fatto che l’atto sia stato inviato il 5 Febbraio 2020, solo 5 mesi dopo la sua morte, e che nessuno avesse controllato gli atti delle anagrafi comunali competenti per monitorare eventuali aggiornamenti. Solo nel momento in cui il sindaco Ucchielli legge la notizia sulla scomparsa di Marco decide di fare una verifica anagrafica per poi scoprire la verità. Il Comune spiega che l’ufficio anagrafe non ha alcun obbligo di monitorare gli atti riguardanti i suoi concittadini, tuttavia, l’inefficiente e confusa comunicazione tra le varie autorità coinvolte ha fatto si che la famiglia abbia appreso la notizia sulla morte di Marco soltanto un anno e mezzo dopo.

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Foto di copertina: ©Profilo di Facebook