In Baviera il 30% dei decessi da Covid ad ottobre era tra vaccinati completi con patologie

I contagi stanno aumentando sempre di più in tutta la Germania e in particolare in Baviera, dove si è riscontrato un’alta percentuale di decessi da Covid tra persone che avevano completato il ciclo vaccinale

La situazione pandemica in Germania si fa sempre più grave. Secondo il Robert Koch Institute, l’incidenza di sette giorni è salita oltre 300. Soprattutto in Baviera i numeri continuano a salire: in questa regione è stato registrato un valore di 525,7 dal RKI. In quattro contee l’incidenza sarebbe superiore a 1000 e in particolare, a Rottal-Inn si è rilevato un valore pari a 1262,7. Nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 8.629 nuovi casi di Covid, 13 persone sono morte di o con il Coronavirus nello stesso periodo. La situazione sembra aggravata dal fatto che circa il 30% dei 372 decessi causati dal Covid-19 registrati tra il 4 e il 31 ottobre in Baviera sarebbero avvenuti tra persone che avevano completato il ciclo vaccinale. Anche nella prima settimana di novembre si è registrata questa tendenza: 23 persone su 88 erano completamente vaccinate. Si tratta di oltre un quarto del dato complessivo.

Decessi tra i vaccinati e terza dose

Molte delle persone completamente vaccinate decedute in queste settimane erano tuttavia anziani con più di 80 anni, la fascia più vulnerabile della popolazione. È chiaro che la protezione vaccinale sia meno efficace tra coloro che per primi hanno ricevuto il vaccino. Secondo il virologo di Monaco Oliver Keppler, l’effetto delle vaccinazioni sta calando più velocemente di quanto medici e politici si aspettassero. “I dati mostrano che dopo quattro mesi dalla seconda vaccinazione, soprattutto nelle persone anziane, l’immunità diminuisce di nuovo”, ha affermato. Dunque appare sempre più urgente procedere con la terza dose. In particolare si stima che dei circa 127.000 residenti in case di cura in Baviera, più di 40.000 presumibilmente non sono stati vaccinati per la terza volta. È necessario quindi agire al più presto in modo da ripristinare l’immunizzazione della fascia più fragile della popolazione.

I centri vaccinali presi d’assalto

Esperti e politici stanno spingendo affinché alle persone venga somministrata la dose di richiamo. Solo in questo modo si potrà garantire la protezione dai sintomi più gravi del virus. Di conseguenza moltissime persone si sono riversate presso i centri vaccinali per poter accedere alla dose di richiamo. La situazione potrebbe avere dei risvolti pericolosi: le code e gli assembramenti che si creano di fronte ai centri potrebbero facilitare la proliferazione del virus. In tal senso, si consiglia di recarsi ai centri vaccinali previa appuntamento. La Baviera ha il tasso di vaccinazione più basso tra gli Stati Federali occidentali, cosa che i medici considerano uno dei motivi principali del rapido aumento del numero di infezioni. In ogni caso sarà difficile recuperare la situazione in corsa: i letti nelle terapie intensive stanno diminuendo in modo costante ed appare sempre più difficile rispondere alle richieste di assistenza sanitaria.

Strategie per diminuire la circolazione del virus

Per evitare il tracollo, il Land sta cercando di far in modo che diminuisca la circolazione del virus. Così si applicherà un modello 2G molto restrittivo: soltanto vaccinati e guariti potranno accedere a bar, ristornati, hotel e locali simili. La regola verrà applicata anche per gli eventi, cinema e teatri. Addirittura per i club si richiederà un “2G plus”: per poter entrare bisognerà aver fatto anche un test rapido. Inoltre, al contrario della “2G tradizionale”, si dovrà indossare la mascherina. “È necessario applicare delle misure per contrastare la proliferazione del Covid-19” ha dichiarato il Primo Ministro bavarese Markus Söder (CSU). Inoltre ha sottolineato come servano restrizioni particolari per le persone non vaccinate, poiché ora vaccinarsi rappresenterebbe “un obbligo morale”.

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Immagine di copertina: Paziente in terapia, ©Mufid Majnun, Unsplash, CC0.