Germania, il cambiamento climatico tra le sfide che attendono il nuovo Cancelliere

Il nuovo Cancelliere alla guida della Germania dovrà affrontare il problema del cambiamento climatico, per guidare il Paese verso consumi più sostenibili

Da diversi anni gli scienziati hanno lanciato l’allarme sui cambiamenti climatici e più di recente un rapporto sul clima del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (Ipcc) delle Nazioni Unite avverte che molti effetti del riscaldamento globale “sono irreversibili per i prossimi secoli o millenni”. Le alluvioni di quest’estate hanno reso l’emergenza ancor più evidente in Germania, tanto che la Ministra dell’Ambiente Svenja Schulze ha recentemente dichiarato che “Il cambiamento climatico è arrivato in Germania”. Da una parte inondazioni, come quelle di quest’estate nella Germania occidentale, dall’altra ondate di siccità, come quelle registrate tra il 2018 e il 2019. Il nuovo Cancelliere alla guida della Germania si dovrà confrontare con tutto ciò, nel tentativo di guidare il paese verso una politica ambientale più sostenibile di quanto fatto finora.

Il cambiamento climatico sta distruggendo le foreste tedesche

Nella Germania centrale si estende la fitta foresta di Reinhardswald, dove si trova anche il celebre castello di Sababurg, che ha ispirato la storia dei fratelli Grimm La Bella addormentata nel bosco. In quest’area, un tempo rigogliosa, le foreste sono ora intervallate da ampie strisce di terra secca e spoglia: gli abeti che si trovavano qui sono stati uccisi dai coleotteri della corteccia, insetti che proliferano in condizioni di siccità.

Negli ultimi anni, infatti, la Germania è stata colpita da un’ondata di siccità senza precedenti, tanto che il 2018 è stato registrato come l’anno più caldo da quando sono iniziate le misurazioni 140 anni fa. Quello di Reinhardswald non è un caso isolato. Secondo il rapporto annuale del Governo sulle condizioni delle foreste, infatti, nel 2020 sono morti in Germania più alberi che in qualsiasi altro anno. Un dato allarmante se si considera che queste sono i polmoni verdi del paese.

Le alluvioni sono una conseguenza del surriscaldamento globale

Se da una parte ci sono aree distrutte dalle ondate di siccità, dall’altra ci sono i problemi connessi alle alluvioni. Di recente infatti la piogge incessanti hanno causato inondazioni mortali, come quelle di fine luglio che hanno devastato diverse aree della Renania Palatinato, Nord Reno Vestfalia, Sassonia e della Baviera. Qui, a causa dei temporali, il livello dei fiumi si è alzato pericolosamente, straripando e sommergendo intere città. Anche in questo caso il disastro ambientale è da ricondurre alla cruda realtà del cambiamento climatico. A causa del surriscaldamento globale, infatti, l’atmosfera trattiene una quantità maggiore di umidità che si riversa sulla terra causando simili alluvioni.

Le sfide climatiche che attendono il nuovo Cancelliere

Alla luce di queste problematiche non sorprende che il tema del cambiamento climatico sia stato posto al centro della campagna elettorale di queste elezioni. La vittoria è andata a Olaf Scholz, leader dell’SPD, ma si dovrà attendere ancora a lungo  per i negoziati di coalizione. In ogni caso, le sfide che attendono il prossimo cancelliere della Germania non sono lievi. Dovrà infatti guidare la più grande economia europea verso una politica maggiormente sensibile e attenta al cambiamento climatico.

In particolare, ci si chiede se il nuovo Governo sarà in grado di rispettare l’impegno di ridurre le emissioni del 65% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Al momento la Germania non sembra sulla buona strada, soprattutto se le emissioni dovessero aumentare in uscita dalla pandemia. Insomma, Angela Merkel lascia il Governo con una nota negativa sul clima. La speranza è che la prossima coalizione possa porsi degli obiettivi più ambiziosi e, soprattutto, rispettarli.

 

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Immagine di copertina: Foto di marcinjozwiak da Pixabay