I Verdi in Germania sotto accusa: nessun uomo nelle foto di gruppo

I Verdi fanno discutere a Berlino: la foto di partito pubblicata sui social non ritrae gli uomini del gruppo

Sul profilo Twitter del Grüne Mitte, mercoledì 4 agosto, è apparsa una foto ritraente le donne del partito dei Verdi riunite a Berlino per presentare il programma elettorale. La foto intendeva omaggiare le candidate in vista dell’inizio della campagna elettorale. Tra loro, anche la candidata alla cancelliera Annalena Baerbock e la candidata di punta per l’elezione della Camera dei rappresentanti di Berlino, Bettina Jarasch. Secondo quanto è emerso, l’immagine originale immortalava anche altre tre figure maschili, Ario Mirzaie, Taylan Kurt e Jian Omar, tagliate prima di pubblicare l’immagine su Twitter.  Tale omissione, ha portato ad alcuni commenti taglienti su Internet. Il secondo partito nazionale, secondo alcuni, non si sarebbe dimostrato all’altezza di quei principi che tanto millanta, come l’inclusione.

I Verdi accusati di sessismo e razzismo per la foto pubblicata sui social

La foto incriminata non sarebbe soltanto sessista nei confronti dei colleghi di partito esclusi dal ritratto, ma anche razzista. Infatti gli uomini tagliati dalla foto avrebbero una storia di migrazione alle spalle: Ario Mirzaie è figlio di immigrati iraniani, mentre Jian Omar, arrivato in Germania 15 anni fa, è invece nato in Siria. Non è la prima volta che il partito è colpito da accuse di razzismo: proprio una decina di giorni fa, la candidata alla cancelleria Annalena Baerbock era stata aspramente criticata per aver pronunciato la n-word durante un’intervista.

I Verdi provano a rimediare

Sul social network, le critiche si fanno feroci, tanto che gli amministratori della pagina hanno scelto di limitare la funzione commenti. Per contenere le polemiche, Tuba Bozkurt, una delle protagoniste della foto incriminata, avrebbe deciso di postare la versione originale della foto sul suo profilo personale. Il post con l’immagine completa sarebbe poi  stato retwittato anche dal profilo social del partito. Sebbene la didascalia sembri un inno alla diversità e all’inclusione, anche in questo caso non sono mancate polemiche. Alcuni utenti hanno definito  “goffo” e “imbarazzante” anche il tentativo dei Verdi di rimediare alla gaffe.

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Immagine di copertina: Screenshot da YouTube