I media tedeschi si stupiscono dell’aumento degli esorcismi in Italia
Ancora, nel 2021, in Italia si continuano a effettuare migliaia di esorcismi. E la stampa tedesca, così come gran parte di noi, si stupisce di questo fenomeno che è in costante crescita
Nel pieno del ventunesimo secolo in Italia, come in un film horror di serie B, ancora continuano a praticarsi esorcismi. Moltissimi. Una pratica ormai anacronistica visto il progresso degli studi sulle malattie mentali e della medicina in generale. Ma la Chiesa cattolica, una presenza ancora estremamente influente nel Bel Paese, sembra pensare che un buon esorcismo sia ancora la soluzione migliore per guarire i mali di alcuni individui. Alcuni giornali della stampa tedesca – recentemente e dopo un episodio di ‘possessione’ avvenuto in Veneto – si sono occupati del costante aumento dei riti per scacciare il demonio nel nostro Paese.
Tutto è partito dalla notizia di un esorcismo effettuato in una città del Nord-est italiano pochi giorni fa
L’esorcismo in questione è avvenuto domenica 5 dicembre nel santuario di Monte Berico, nella città veneta di Vicenza. Stando alle testimonianze, una ragazza di 28 anni – che secondo i genitori già da giorni aveva un comportamento giudicato ‘strano’ – appena entrata nel confessionale all’interno della chiesa avrebbe cominciato a urlare bestemmie e frasi blasfeme. Quattro padri dell’ordine dei Servi di Maria – che vivono all’interno del santuario di Monte Berico – hanno avuto la brillante idea di sottoporre la giovane a un esorcismo che, secondo le testimonianze, è durato quasi otto ore con urla disumane e scene da fare invidia anche al famosissimo capolavoro horror L’esorcista diretto da William Friedkin.
Proprio questo episodio, e non solo, ha catturato l’attenzione di alcuni giornali tedeschi. I media della Germania hanno infatti anche sottolineato come, da alcuni anni, in Italia – così come in altri Paesi a maggioranza cattolica – ci sia stato un boom di esorcismi. Il Tagesspiegel ha, per esempio, pubblicato un articolo intitolato “Zum Teufel! In Italien haben Exorzisten Hochkonjunktur” (Al diavolo! L’ Italia ha un boom di esorcismi). L’Ausburger Allgemeine ha invece scritto: “Si potrebbe pensare che esorcizzare il diavolo oggi sia storia passata. Ma il bisogno di esorcisti nei Paesi del Sud Europa come l’Italia, ma anche in Polonia, sembra essere in aumento. Ogni anno in Italia vengono praticati circa 500.000 esorcismi e ogni diocesi italiana ha almeno un sacerdote nominato esorcista dal vescovo“. Questo aspetto è stato anche sottolineato dalla Morgenpost in un articolo pubblicato nell’ottobre 2021, dove veniva analizzato il fenomeno della crescita degli esorcismi in Italia. La giornalista riportava come, nell’Ateneo pontificio Regina Apostolorum di Roma, si svolgano ogni anno una serie di lezioni intitolata “Corso sull’esorcismo e la preghiera di liberazione”. A seguire l’ultimo ciclo di conferenze vi erano ben 250 persone tra esorcisti, psicologi, psicoterapeuti e laici. Nell’articolo viene sottolineato come in Italia ogni diocesi abbia un esorcista ufficialmente nominato mentre, in Germania, la Chiesa cattolica è molto più cauta.
Per i giornali tedeschi il fatto che vengano ancora effettuati esorcismi nel ventunesimo secolo è ‘irritante’
È la testata Rnd – proprio parlando dell’esorcismo di Monte Berico e dell’aumento di riti per scacciare il demonio – a scrivere come “Nelle aree linguistiche e culturali tedesca e anglosassone, il pensiero che, nel 21° secolo, vengano ancora effettuati esorcismi può apparire irritante. Nei Paesi meridionali e cattolici – e soprattutto in Italia, patria del cattolicesimo – sono invece ancora all’ordine del giorno”. Bisogna, però, anche analizzare i dati relativi alle confessioni religiose diffuse sia in Germania che in Italia. Nel Bel Paese più del 50% della popolazione che si dichiara credente professa la fede cattolica. In Germania, invece, il 24,9% aderisce al protestantesimo mentre il 27,2% al cattolicesimo. Un discrimine di numeri che fa ben capire perché i giornalisti tedeschi rimangano stupiti. Un altro fattore da tenere in alta considerazione è, come scritto precedentemente, il fatto che il Vaticano sia, fisicamente e culturalmente, all’interno dello Stato italiano.
Va anche preso in esame la differente concezione di ‘esorcismo’ che le due confessioni religiose – pur appartenenti al Cristianesimo – hanno. Per i protestanti la ‘possessione demoniaca’ è semplicemente un’influenza che il diavolo esercita sulla mente del fedele. La liberazione di quest’ultimo avverrebbe, la maggior parte delle volte, solo attraverso la fede in Cristo. Differente il discorso per i cattolici, come ben sappiamo. Per i seguaci di questa religione, la possessione è vista come una vera e propria invasione del corpo dell’individuo da parte del demonio che ne prende il completo controllo. Per scacciarlo, quindi, è necessario recitare un complesso rituale. Per comprendere l’aspetto anacronistico della faccenda basti pensare che fino al 1998 – anno in cui è stato rinnovato il De exorcismis et supplicationibus quibusdam, un vero e proprio manuale di istruzioni per il provetto esorcista – il rito usato era ancora quello datato 1614.
Perché in Germania non c’è nessun sacerdote cattolico autorizzato ufficialmente a effettuare esorcismi
Come riportato dal già citato articolo della Morgenpost, nell’intero Stato tedesco il Vaticano non ha nominato nessun esorcista ufficiale. Perché questa scelta da parte della Santa Sede? Il motivo è molto semplice, e risale al 1976. In quell’anno, infatti, Anneliese Michel – giovane studentessa di 23 anni – morì di malnutrizione a seguito di un esorcismo andato avanti per 67 sedute nell’arco temporale di quasi un anno. Il fatto avvenne a Klingenberg am Main nel distretto della Bassa Franconia, appartenente al Land della Baviera, Stato tedesco a maggioranza cattolica. Anche la famiglia della ragazza era fortemente religiosa tanto che, appena Annaliese manifestò preoccupanti sintomi – come allucinazioni e crisi epilettiche – preferì affidarsi prima a pellegrinaggi in luoghi di culto e poi al sacerdote Ernst Alt, piuttosto che ai medici.
Successivamente, il vescovo Josef Stangl nominò padre Arnold Renz come esorcista per officiare il rito di liberazione. Dopo la morte della ragazza i suoi genitori e i tre prelati vennero accusati di omicidio colposo e il processo ebbe un’enorme risonanza mediatica in tutto il mondo divenendo famoso nella stampa tedesca come “l’esorcismo di Klingenberg”. Anche il Vaticano era in prima linea a seguire le vicende, con il nunzio apostolico tedesco preoccupato che – durante il dibattimento – venisse violato il segreto confessionale sancito dal Reichskonkordat, cioè il concordato stipulato tra Santa Sede e Germania nazista. Alla fine del processo, nell’aprile del 1978, i genitori di Anneliese, Alt e Renz vennero condannati per omicidio colposo. I giudici affermarono che Annaliese non era posseduta ma era solo malata di mente e un intervento tempestivo dei medici avrebbe potuto salvarla. La tragica vicenda di Annaliese ha ispirato la pellicola del 2006 The Exorcism of Emily Rose.
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Immagine di copertina: “Sant’Agostino e il diavolo” di Michael Pacher