I 5 migliori gruppi Krautrock tedeschi da ascoltare assolutamente
Negli anni ’70 la scena musicale tedesca era particolarmente florida, tanto che si dovette coniare un termine per definire il genere delle band che si stavano affermando a livello internazionale. Nacque così il termine Krautrock.
Il fermento culturale che caratterizzò la scena musicale di tutto il mondo, portando alla formazione di gruppi diventati leggendari, fu particolarmente forte anche in Germania. A partire dagli anni ’70, infatti, in terra tedesca nacquero alcuni gruppi musicali che influenzarono profondamente anche musicisti e band al di fuori dei confini della Germania. Per riuscire a etichettare questo mare magnum di band venne coniato il termine Krautrock – inizialmente da un giornalista della rivista inglese Melody Maker – e usato in maniera dispregiativa. In questo calderone vennero buttati dentro tutti i gruppi che si imposero in Germania in quegli anni. Nonostante il termine suggerisse una vicinanza esclusivamente al genere rock, gli appartenenti a questa corrente erano tutti caratterizzati da identità fortissime e abbracciarono i generi più disparati: dalla musica elettronica al rumorismo, dal rock progressivo alla new wave. Di seguito i 5 migliori gruppi Krautrock tedeschi.
5) Kraftwerk
Il gruppo venne fondato a Düsseldorf – allora appartenente al territorio della Germania Ovest – nel 1970 da Ralf Hütter, Florian Schneider, Karl Bartos e Wolfgang Flür. Già dal primo album, Kraftwerk, pubblicato nel 1970, era molto chiaro l’intento del gruppo: sperimentare utilizzando strumenti che, per l’epoca, erano estremamente innovativi. Fu nel 1974 che i Kraftwerk pubblicarono Autobahn, disco che li consacrò come i nuovi pionieri della musica elettronica più rivoluzionaria e li fece conoscere al pubblico internazionale. Da quell’anno in avanti il gruppo inanellò una serie di successi commerciali e di album che esercitarono un’influenza profondissima – che dura ancora oggi – tra le più grandi star della musica internazionale. David Bowie – che fu influenzato dalla musica del gruppo nella stesura della trilogia berlinese – dedicò addirittura una canzone a uno dei membri del gruppo, Florian Schneider. Stiamo parlando del brano V2-Schneider contenuto nell’album ‘Heroes’ pubblicato nel 1977.
Da ascoltare assolutamente: The Man Machine, Autobahn, Trans-Europe Express
4) Faust
I Faust si formarono nel 1969 dall’incontro tra Jean-Hervé Péron (voce, basso, chitarra), Werner Diermaier (batteria), Gunter Wüsthoff (sax), Rudolf Sosna (chitarra e tastiere), Hans Joachim Irmler (sintetizzatori) e Arnulf Meifert (percussioni). I Faust furono tra i più rivoluzionari sperimentatori, veri e propri pionieri di suoni e atmosfere che influenzarono generazioni di musicisti tra cui Sonic Youth, Julian Cope e Radiohead solo per citare i più famosi. Difficile definire esattamente il genere della band che spaziava dall’art rock al rumorismo più estremo passando per la musica elettronica e arrivando a comporre lunghissime digressioni psichedeliche. Questa duttilità nel proporre ibridazioni tra i vari generi ne hanno fatto uno dei gruppi più interessanti tra tutti gli appartenenti al Krautrock. Questo nonostante la loro breve vita – si sciolsero nel 1975 – e solo 4 album pubblicati.
Da ascoltare assolutamente: So Far, Faust IV
3) Can
I Can si formarono a Colonia – allora nel territorio della Germania Ovest – nel 1968 dall’incontro tra il bassista Holger Czukay e il pianista Irmin Schmidt. Entrambi erano allievi di Karlheinz Stockhausen, uno dei compositori più avanguardisti del XX secolo. Pur non spingendosi in territori musicali estremamente sperimentali come il loro maestro, il sound dei Can era caratterizzato da una certa ricerca nell’ambito – ancora poco esplorato – del rock psichedelico che, il più delle volte, veniva fuso con alcuni elementi del genere funky. Più ‘accessibili’ rispetto a un altro gruppo Krautrock come i Faust, la loro influenza è comunque forte su alcune band che nasceranno negli anni successivi così come sullo sviluppo della musica ambient. Brian Eno, uno dei pionieri di quest’ultimo genere, ha sempre citato i Can come una delle band che più l’hanno influenzato. In anni più recenti John Frusciante, chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, premiò i Can durante la cerimonia degli Echo Award – i più importanti premi musicali dati in Germania – citandoli come una delle band che più l’avevano formato come musicista. I Radiohead, invece, nei loro concerti nel 2000, proponevano una cover di Thief, brano contenuto nell’album Delay 1968 pubblicato nel 1981. Il gruppo si sciolse definitivamente nel 1979.
Da ascoltare assolutamente: Ege Bamyasi, Soundtracks
2) Neu!
I Neu! si formarono nel 1971 dall’incontro tra Michael Rother e Klaus Dinger. Entrambi avevano collaborato con un altro gruppo Krautrock, i Kraftwerk, il primo nella veste di chitarrista, il secondo come batterista. Il sound della band era caratterizzato da sonorità ‘sporche’ che si avvicinavano a quel proto-punk tanto caro a Iggy Pop. Proprio a loro il musicista americano si ispirò per modellare il suono dei suoi primi album da solista registrati a Berlino. Al di là dell’influenza su Pop, un brano come Hero, contenuto nell’album Neu!1975, è stato di fondamentale importanza per la nascita del punk britannico con il riff aggressivo di chitarra a un accordo.
Anche Quentin Tarantino ha utilizzato il remix di una canzone dei Neu! in una scena di Kill Bill. Si tratta del brano Super 16 contenuto nell’album Neu!2 pubblicato nel 1973. Come i Faust anche i Neu! durarono pochi anni. Si sciolsero infatti nel 1975 per poi riunirsi brevemente nel 1985.
Da ascoltare assolutamente: Neu! e Neu!75
1) Einstürzende Neubauten
Insieme ai Kraftwerk gli Einstürzende Neubauten sono sicuramente uno dei gruppi Krautrock più conosciuti al grande pubblico e, come la band di Düsseldorf, gli unici di questa lista che ancora sono in attività. Deus ex Machina del gruppo è sicuramente Blixa Bargeld che formò la band nel 1980 a Berlino Ovest insieme ad Alexander Hacke – alla chitarra e al basso – N.U. Unruh alle percussioni e ‘strumenti speciali’, Beate Bartel al basso e Gudrun Gut alle tastiere. Inizialmente il sound del gruppo era caratterizzato dalla mescolanza di strumenti veri insieme a suoni ‘industriali’ prodotti da accessori che non facevano parte del mondo musicale come, ad esempio, martelli pneumatici, seghe elettriche o condutture metalliche che venivano violentemente percosse. Nel corso degli anni il sound degli Einstürzende Neubauten si ‘normalizzò’ ma non persero mai lo slancio verso la sperimentazione. Influenzarono profondamente tutta quella corrente di gruppi industrial che nacquero negli anni ’90 come, ad esempio, i Nine Inch Nails in America. Da non dimenticare anche l’influenza esercitata verso alcuni gruppi del panorama anni ’80 italiano come i CCCP di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni.
Inoltre Blixa Bargeld, pochi anni dopo la fondazione del gruppo, conobbe Nick Cave a Berlino. Con lui, nel 1985, formò il primo nucleo dei Bad Seeds, band che ancora oggi suona con il musicista australiano. La mano di Bargeld e le innovazioni musicali che aveva sperimentato con gli Einstürzende Neubauten entrarono prepotentemente nel sound dei Bad Seeds caratterizzando i primi lavori di Cave. Sua, infatti, è l’idea di suonare con un rasoio la chitarra nel brano From her to Eternity prima fatica del Cave solista.
Da ascoltare assolutamente: Halber Mensch, Tabula Rasa, Ende Neu
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Immagine di copertina: Kraftwerk – Krautrock ©Alessandro Grussu da Flickr CC2.0