I 5 luoghi per capire l’architettura a Berlino secondo Andrea Liguori
Abbiamo chiesto all’architetto italo-berlinese 5 luoghi di Berlino per conoscere più a fondo l’architettura della capitale tedesca
«La cosa bella di Berlino sta nel fatto che è come se nella città ci fossero tante isole: ogni quartiere possiede una realtà a sé, unica nel suo genere, e talvolta può capitare che addirittura nello stesso quartiere ci sia una via completamente diversa da quella accanto». Così Andrea Liguori, classe 1983, architetto, nato e cresciuto a Palermo, ma trapiantato a Berlino dal 2014, descrive la natura eclettica e sfaccettata della capitale tedesca. Ma se la ricchezza di Berlino sta proprio nella sua poliedricità, bisogna ammettere come spesso si faccia fatica ad orientarsi e a cogliere tutti gli stili e le tendenze eterogenee che vibrano al suo interno. Per questa ragione, abbiamo chiesto ad Andrea di parlarci di 5 luoghi che consentono di cogliere le complesse stratificazioni della città, ma anche di avere aneddoti interessanti da raccontare la prossima volta che qualcuno verrà a trovarci e vorrà fare un giro della città! Perché il bello di Berlino è proprio che «nuovo e vecchio, bello e brutto convivono, e così ognuno può costruirsi un proprio itinerario in base alle proprie preferenze». Ecco i 5 luoghi consigliati da Andrea Liguori per conoscere meglio l’architettura berlinese.
1- Il Tempelhofer Feld
Il primo luogo che può aiutarci a capire qualcosa sull’architettura di Berlino, e soprattutto sui berlinesi, è proprio l’ex aeroporto di Tempelhof. Situato nell’area sud-ovest di Berlino, tra i quartieri di Neukölln e Schöneberg, il Tempelhofer Feld copre una zona 386 ettari, «all’incirca le dimensioni del Central Park di New York» ci spiega Andrea. Luogo simbolico già nei tempi della Berlino divisa, quando costituiva un ponte aereo con cui gli alleati rifornivano Berlino Ovest di beni di prima necessità, l’aeroporto è stato ufficialmente chiuso nel 2008. Da allora è diventato un posto unico in Europa, se non addirittura al mondo. Meta ideale per pic-nic, grigliate, sport all’aperto e passeggiate domenicali, l’ex-aeroporto è anche sede di numerose attività sociali, come il forno ad uso pubblico e gli orti urbani. Ma il fascino del Tempelhofer Feld, secondo Andrea, deriva soprattutto dal suo essere «un vuoto urbano». Uno spazio che non può essere semplicemente classificato come “parco”, soprattutto a causa della mancanza di alberi al suo interno. Si tratta, piuttosto, di un’enorme distesa che vede alternarsi il verde dei prati con il cemento delle piste. Proprio per questo suo caratterizzarsi come “vuoto”, il Tempelhofer Feld costituisce un simbolo contro la speculazione edilizia, che negli ultimi anni ha colpito i quartieri adiacenti. Non a caso, nel referendum del 2014, il 65% degli abitanti di Berlino ha votato contro la proposta di costruirvi appartamenti e spazi commerciali. Una scelta che ha ribadito come i berlinesi non intendano, per nessuna ragione al mondo, rinunciare a questi «quattro chilometri quadrati di potenziale puro».
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2- Gendarmenmarkt
Situato nel cuore di Berlino, il Gendarmenmarkt (o Mercato dei Gendarmi) è tra i luoghi più suggestivi e conosciuti dalla città. Sicuramente passeggiando per il centro di Berlino, vi sarà capitato di avvistare le cupole azzurrine delle due chiese gemelle (una francese, la Französischer Dom, e l’altra tedesca, la Deutscher Dom) situate alle estremità di questa immensa piazza. Tra i due edifici è invece possibile ammirare la Konzerthaus, nota anche come Schauspielhaus, sala concerti di Berlino progettata da Karl Friedrich Schinkel, uno dei maggiori architetti tedeschi del XIX secolo. Di fronte alle scalinate dell’ingresso, troviamo invece la statua di Friedrich Schiller, costruita in occasione del centenario della nascita del celebre filosofo e drammaturgo tedesco. Si tratta di una piazza dall’architettura molto classica, con un impianto originario risalente al XVII secolo, che conserva quell’eleganza europea che ci si aspetta da una capitale. Proprio per questo suo paradigmatico fascino senza tempo, il Gendarmenmarkt costituisce una meta imprescindibile per chiunque voglia cogliere una delle mille sfaccettature che rendono Berlino una città unica nel suo genere.
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3- Il Reichstag
Architettura simbolica della nazione tedesca, nonché meta prediletta di turisti e scolaresche in vacanza, il Reichstag fu costruito subito dopo la nascita dell’Impero tedesco. Sede del Parlamento già negli anni della Repubblica di Weimar, l’edificio fu gravemente danneggiato nel corso del XX secolo, prima dall’incendio del 1933 e poi dai bombardamenti degli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. L’opera di restauro risale soltanto agli anni 90, quando dopo la caduta del Muro e la riunificazione della Germania, il Parlamento fu nuovamente trasferito da Bonn a Berlino. Per questa ragione, sottolinea Andrea, si tratta di un’opera che, al di là del suo valore architettonico, ci dice molto non solo su Berlino, ma anche sulla Germania nel suo insieme. La nuova cupola in vetro, ideata da Norman Foster, ha infatti introdotto una serie di elementi che sarebbero diventati propri della nuova Germania. La scelta di renderla trasparente, simboleggia la necessità di trasparenza in politica. Dalla cupola è infatti possibile osservare sia la Cancelleria che il Parlamento, impedendo ai politici di nascondersi negli ambienti protetti del potere. Altra novità è quella di rendere l’edificio autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie ai pannelli fotovoltaici presenti sul tetto e allo sfruttamento della geotermia. Una scelta che conferma come la sostenibilità sia una dei temi che stanno più a cuore alla Germania.
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4- La zona di Frankfurter Tor
Si tratta di un’area situata nel quartiere di Friedrichshain, che comprende la celebre piazza di Frankfurter Tor e le circostanti Karl-Marx-Allee e Warschauer Straße. L’intera zona, spiega Andrea, ha un fascino molto caratterizzante, che ci restituisce un’immagine molto forte dell’ex Berlino Est. Difatti tutti gli edifici che introducono alla Karl-Marx-Alle sono realizzati seguendo le linee dell’architettura socialista, al punto che questa zona è anche conosciuta con la denominazione di “Piccola Mosca”. La stessa Karl-Marx-Allee, che tra il 1949 e il 1961 si chiamava Stalinallee, costituisce la punta di un progetto di ricostruzione della Germania dell’Est dopo la Seconda Guerra mondiale. Difatti il viale è stato progettato tra il 1952 e il 1960, per contenere appartamenti per i lavoratori, oltre a negozi, ristoranti, caffè e il celebre Kino International. Tutti gli architetti che hanno lavorato al progetto, tra cui Hermann Henselmann, Hartmann, Hopp, Leucht, erano approvati da Stalin. Il consiglio di Andrea è quello di andarci al calar del sole, per godere dello splendido tramonto con vista sulla torre di Alexander Platz.
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5- Il memoriale sovietico di Treptower Park
Situato all’interno di una delle maggiori aree verdi della città, il memoriale di guerra sovietico fu costruito tra il 1946 e il 1949 e costituisce il più esteso monumento antifascista dell’Europa occidentale. Inaugurata quattro anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, questa opera di architettura monumentale fu costruita su progetto dell’architetto sovietico Yakov Belopolsky. Luogo suggestivo e denso di storia, il memoriale ospita le tombe di circa 7000 soldati sovietici ed intende commemorare i circa 80.000 soldati dell’Armata Rossa caduti per la liberazione della Germania dal nazismo. Degna di nota la statua del “Guerriero Liberatore”, sulla cima del mausoleo, raffigurante un soldato sovietico con la spada sguainata, intento a salvare una bambina e, allo stesso tempo, a calpestare una svastica distrutta.
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In copertina: 5 luoghi di Berlino per conoscerne l’architettura Foto di melancholiaphotography da Pixabay