Violino, https://pixabay.com/it/photos/violino-violinista-musica-classico-374096/, CC 0

I 10 compositori tedeschi che hanno fatto la storia della musica

La musica classica tedesca è una delle più apprezzate al mondo. Le grandi capacità dei suoi compositori hanno fatto scuola nelle generazioni a venire

Se si parla di storia della musica è impossibile tralasciare l’enorme influenza che hanno avuto i compositori tedeschi e austriaci. La musica classica tedesca è tuttora una delle più seguite e apprezzate al mondo, e in particolare, fu il XIX secolo il periodo in cui raggiunse la massima produzione artistica, grazie alla presenza preponderante di musicisti di spicco. Le capacità di questi artisti non si fermarono all’interno dei confini tedeschi, anzi, segnarono profondamente anche le generazioni a venire, e la loro arte fece scuola. Qui di seguito abbiamo voluto riportare un elenco di quelli che furono i 10 compositori che contribuirono più di tutti ad accrescere il panorama musicale dell’epoca.

Johann Sebastian Bach (1685-1750)

Johann Sebastian Bach, grande compositore di Messe, Passioni e Oratori, Cantate sacre e profane, musica d’orchestra, musica da camera per vari strumenti, opere d’organo, opere per clavicembalo e per altri strumenti. Nacque a Eisenach da una famiglia di musicisti. “Un colloquio di Dio con se stesso, poco prima della creazione” è la famosa frase con cui Goethe definì Bach e il suo operato. Già questo è sufficiente per stabilire la portata dello stupefacente genio musicale tedesco. E’ stato spesso considerato come l’emblema del conformismo, ma in realtà fu un uomo e un artista straordinariamente aperto. Pur non uscendo dalla Germania, assimilò vari linguaggi e ne creò uno proprio di modernità e tradizione. Verso il 1749 la salute del compositore cominciò a declinare, la vista si affievolì sempre più e, diventato cieco, morì a Lipsia nel 1750.

Ludwig van Beethoven (1770 – 1827)

Nato a Bonn, Ludwig van Beethoven è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi compositori della musica occidentale. All’età di 21 anni si trasferì a Vienna, all’epoca capitale incontrastata della musica, dove diventò un compositore di fama internazionale. Non amava molto la vita mondana di corte, era uno spirito piuttosto libertario, figlio della rivoluzione francese. Negli stessi anni si rafforzarono i disturbi all’udito, che portarono Beethoven a isolarsi progressivamente. Nonostante il dramma della sordità, la sua musica celebrava il trionfo dell’eroismo, della fratellanza tra i popoli e della gioia. Morì nel 1827. La sua arte si espresse in tutti i generi, e benché la musica sinfonica fosse la fonte principale della sua popolarità, è nelle opere per pianoforte e nella musica da camera che la sua influenza fu più considerevole.

Johannes Brahms (1833 – 1897)

Uno dei principali musicisti del periodo romantico è Johannes Brahms, nato ad Amburgo. Nel 1862 si trasferì a Vienna, dove compose per orchestra sinfonica, ensemble da camera, pianoforte, organo, voce e coro. Comincia ad inasprirsi la contrapposizione Wagner – Brahms: Brahms non intendeva far polemica, né rappresentare una eccessiva reazione al progressismo di Wagner. Semplicemente la sua musica nasceva da esigenze intime, malinconiche, rispetto all’alto lirismo e agli slanci eroici tipici della prima generazione romantica. Per Brahms la musica si completava da sé, possedeva cioè una propria intima espressione. Per dimostrarlo sviscerò tutte le questioni tecniche; lavorò sulla forma per gradi secondo personali valori musicali sino alla sinfonia. Morì a Vienna il 3 aprile 1897.

Felix Mendelssohn (1809 – 1847)

Nato ad Amburgo, in Germania, Jakob Ludwig Felix Mendelssohn Bartholdy fu un compositore, pianista, organista e direttore d’orchestra tedesco nel periodo romantico. Per la sua forza inventiva e controllata eleganza, per il presentarsi sempre molto equilibrato, Mendelssohn occupò un posto singolare tra i romantici della sua generazione. Schumann lo definì infatti il “Mozart del XIX secolo”, proprio per la sua estraneità agli aspetti più inquietanti ed eversivi del romanticismo. Egli fu influenzato invece dal modello Goethiano, fatto di eleganza, misura, equilibrio, tradotti dal compositore in armonia, tendenza a costruire le frasi con simmetrica regolarità, compiutezza formale.

George Frideric Handel (1685 – 1759)

Händel è, con Johann Sebastian Bach, il più importante musicista dell’epoca barocca. Nasce ad Halle in Sassonia il 23 febbraio 1685. I capolavori del musicista sono molteplici, ma la sua fama è rimasta legata soprattutto agli oratori. Erano molto apprezzati già all’epoca, dopo che Händel scelse libretti in lingua inglese, rendendoli comprensibili a un pubblico molto più ampio. Negli oratori trasferì tutto il suo vivo senso del teatro e della drammaticità. Caratteristico è l’uso frequente del coro. Nel 1753 divenne cieco e cessò la sua vita attiva come musicista. Morì a Londra il 14 aprile 1759.

Richard Georg Strauss (1864 – 1949)

Compositore e direttore d’orchestra tedesco, nacque a Monaco di Baviera l’11 giugno 1864. Erede della tradizione di Listz, Berlioz e Wagner, Strauss, durante sua vita artistica, elaborò un linguaggio strumentale ricco di complessi contenuti concettuali ed effetti orchestrali assolutamente originali, sostenuto da un forte impegno drammatico. Gran parte del suo successo iniziale venne dalle sue poesie sinfoniche. Una delle sue famose opere, ispirata al filosofo Friedrich Nietzsche, si intitola Così parlò Zarathustra.

Richard Wagner (1813 – 1883)

Richard Wagner nasce a Lipsia il 22 maggio 1813. Il debutto wagneriano in teatro risale al 1842 a Dresda. Il successo è subito talmente elevato che già l’anno successivo diventa Musikdirektor all’opera di corte. Dimostrò apertamente la sua volontà di staccarsi dai modelli europei sia teatrali sia musicali, in particolar modo da quelli italiani e francesi ponendosi come obiettivo una creazione innovativa. L’intento di Wagner era quello di realizzare una Wort-Ton-Drama-Oper, ovvero un opera d’arte totale che non sia costituita da un insieme di pezzi chiusi, interrotti, ma che si apra in un continuo flusso melodico di collegamenti e rimandi tali da avvolgere lo spettatore in una nuova realtà e fargli provare emozioni mai incontrate prima. Wagner ritrovò questa unità totale nella tragedia greca, in cui si amalgamano armoniosamente suono, parola e azione. Dopo un attacco cardiaco muore a Venezia il 13 febbraio 1883.

Robert Schumann (1810 – 1856)

Nato a Zwickau, Robert Schumann divenne un compositore tedesco ampiamente apprezzato dell’era romantica. Inizialmente studiò legge, ma lasciò presto quel campo per proseguire come pianista virtuoso. Tuttavia, un infortunio alla mano lo rese incapace di realizzare quella carriera, tanto che decise di rivolgere la sua attenzione alla composizione. Soggetto a disturbi nervosi che peggiorano sempre di più, nel 1854 Robert Schumann tentò il suicidio gettandosi nel Reno. Questo gli comportò il ricovero nella clinica di salute mentale di Endenich, vicino Bonn; qui trascorse i suoi ultimi anni, assistito dalla moglie e dagli amici Brahms e Joseph Joachim. Morì il 29 luglio 1856.

Georg Philipp Telemann (1681 – 1767)

Nato a Magdeburgo, Georg Philipp Telemann è stato un compositore tedesco del tardo barocco. Durante la sua giovinezza, si ribellò ai desideri della sua famiglia per proseguire gli studi di musica. Fu quasi completamente autodidatta. I suoi pezzi più conosciuti erano le composizioni per la chiesa, che andavano dalle piccole cantate alle opere più grandi per soli, coro e orchestra. Nel 1739 si fece ammettere tra i membri della società musicale Correspondierende Societät der musicalischen Wissenschaften. La lunga vita di George Philipp Telemann si concluse a 86 anni: morì infatti ad Amburgo nel 1767.

Hans Zimmer (1957 – )

Hans Florian Zimmer, conosciuto come Hans Zimmer, è un compositore tedesco. Residente negli Stati Uniti, è a capo del reparto musiche della casa di produzione Dreamworks. Dopo un’esperienza come tastierista nelle band new wave Ultravox e Krisma, Zimmer si è dato alla produzione di colonne sonore cinematografiche, diventando uno dei compositori più produttivi e noti di Hollywood. Nel 1994, ha vinto un Oscar per il commento musicale originale de “Il Re Leone” della Disney. Resta celebre il sodalizio con Ridley Scott, per cui ha composto le colonne sonore di film come “Thelma & Louise”(1991), “Il gladiatore” (2001) e “Black Hawk Dawn” (2001). Dal 2005, collabora con il regista inglese Christopher Nolan: per lui, ha firmato le colonne sonore della trilogia di Batman, di “Inception” (2010), “Interstellar” (2014) e “Dunkirk” (2017).

 

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In copertina: Violino, da Pixabay, CC0