Mannheim taglia fondi alla sua orchestra, ma l’orchestra non ci sta

L’Orchestra Filarmonica di Mannheim ha lanciato una petizione per ottenere finanziamenti da parte della città

L’Orchestra Filarmonica di Manheim contirbuisce dal 2009, anno della sua fondazione, ad arricchire l’offerta culturale della città di Manheim e della regione metropolitana Reno-Neckar. Quella di Manheim è un’orchestra composta da giovani musicisti, che è riuscita ad attirare l’attenzione della scena musicale internazionale: sono diverse le stelle della musica classica a essersi esibite con l’orchestra e sono molteplici i concerti svolti sia in Europa che in Asia. Nonostante ciò, la città di Mannhein ha deciso di respingere, a partire dal 2022, la domanda di finanziamento istituzionale avanzata dalla Filarmonica. Questo è accaduto nonostante il prezioso contributo dato dalla filarmonica nel mantere attiva la scena culturale della regione.

La mancanza di aiuto da parte delle istituzioni pone la Filarmonica in una situazione di estrema difficoltà. I 50.000 euro ricevuti, nel 2020 e nel 2021, dall’rchestra infatti non saranno più disponibili. Ciò andrà in primo luogo a scapito degli operatori culturali, già danneggiati dagli effetti della pandemia. Non solo, la mancanza di finanziamenti impedirà all’orchestra di mantenere il suo programma musicale così vasto e, a lungo termine, di ottenere ulteriori finanziamenti da parte dello stato del Baden-Württemberg. Oltre al danno economico, il negato finanzimaneto implica anche una mancanza di riconoscimento del valore culturale, indubbio, dell’orchestra.

In risposta alla mancanza di sostegno da parte delle Istituzioni, l’orchestra ha lanciato una petizione, nella speranza di far cambiare idea ai consiglieri comunali: “con questa petizione, vogliamo ottenere che il Consiglio Comunale di Mannheim riconosca il valore dell’Orchestra Filarmonica di Mannheim per la città e la regione e riconsideri il finanziamento istituzionale dell’orchestra a partire dal 2023”. Una petizione – che potete trovare a questo link e che sono invitati tutti a firmare – che sembra essere l’ultimo barlume di speranza per l’esistenza dell’orchestra.

L’Orchestra Filarmonica di Mannheim, una delle più giovani orchestre professionali in Europa

Dalla sua fondazione, nel 2009, l’orchestra è riuscita ad attirare l’attenzione della scena musicale internazionale. Grazie alla guida del suo Fondatore e Direttore Artistico, Boian Videnoff, l’orchestra si è infatti esibita in concerti in Cina, Russia, Italia, Spagna, Belgio, Germania e Svizzera. L’orchestra è diventata così un trampolino di lancio per le carriere professionali dei giovani musicisti che la compognono.

Il contributo della filarmonica alla vita culturale della città di Manhein e della regione metropolitana Reno-Neckar è inestimabile. Oltre a offrire esperienze concertistiche eccezionali, che ospitano stelle mondiali della musica classica, l’orchestra “si impegna intensamente per l’educazione musicale-culturale dei bambini e dei giovani di tutti gli strati sociali e culturali della popolazione della regione metropolitana e fornisce un’introduzione alla musica classica per tutti”. Sono diversi infatti i concerti educativi gratuiti organizzati dall’orchestra. Inoltre, grazie alla trasmissione in diretta su internet, l’orchestra è in grado di raggiungere un pubblico mondiale: “ora circa 3 milioni di persone per concerto, e quindi contribuisce in modo significativo all’immagine positiva della città di Mannheim come città di musica e cultura”.

Il direttore dell’Orchestra di Mannheim e la sua app per musicisti

Boian Videnoff, direttore dell’Orchestra Filarmonica di Mannheim, è nato in Bulgaria nel 1987 da una famiglia di musicisti. Ha svolto la sua formazione musicale in Italia e in Germania, dove ha studiato violino, pianoforte e canto. In seguito si è dedicato alla direzione d’orchestra, studiando con Jorma Panula e Gianluigi Gelmetti.

Oltre alla sua carriera da musicista, Videnoff è però anche il fondatore di Enote, una startup tedesca che ha rivoluzionato il mondo degli spartiti musicali. Si tratta di un’app che offre una libreria di spartiti interattivi e che dà la possibilità ai musicisti di interagire con essi. Gli artisti possono spostarli, passare da un movimento o da una battuta all’altra, girare le pagine o cambiare le dimensioni, il font e l’aspetto delle partiture in qualsiasi momento. Noi di Berlino Magazine abbiamo già dedicato un articolo all’argomento, che potete trovare qui.

 

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Immagine di copertina: Screenshot da YouTube