Hertha Berlin, chi non si vaccina si pagherà i test quotidiani, circa 1600€ al mese
I giocatori dell’Hertha Berlin non vaccinati pagheranno da soli i tamponi, per circa 1600 euro al mese
Si inaspriscono le regole anti-covid per i giocatori professionisti di calcio a Berlino. I giocatori non vaccinati dell’Hertha Berlin d’ora in poi dovranno infatti pagare, a proprie spese, i tamponi. La squadra, con sede nel distretto Charlottenburg-Wilmersdolf e che milita in Bundesliga, farà sottoporre a due tamponi a settimana i suoi giocatori già vaccinati. Fino a poco tempo fa la squadra si assumeva la responsabilità di coprire le spese per la somministrazione dei test ai propri giocatori. Ora invece, i membri non vaccinati dovranno sottoporsi a sei tamponi settimanali, e a proprie spese. Al momento, il costo di un tampone va dai 50 ai 70 euro. Pertanto, chi non è ancora vaccinato dovrà ripetere il test quasi tutti i giorni, per un costo totale di 1600 euro al mese.
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I numeri
Le percentuali di vaccinati dovrebbero attenersi attorno all’82% per i giocatori, mentre per lo staff tecnico sono ancora più alte: attorno al 90%. Il manager della squadra, Fredi Bobic, ha dichiarato a Bild: “Abbiamo un tasso di vaccinazione superiore al 90%. E questo senza alcun tipo di coercizione, ma per convinzione”. BZ Berlin aggiunge che la misura coinvolgerà i giocatori (27 giocatori), lo staff tecnico e le squadre di supporto al team, per un totale di 40 persone. La storica squadra della capitale – fondata nel 1892 – è stata duramente colpita durante la scorsa pandemia e ha attraversato, a causa dei contagi, un’estate turbolenta. Ad oggi però, con la somministrazione delle dosi a un gruppo sempre più alto di persone, si è visto necessario inasprire le misure per chi non intende vaccinarsi.
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Il “modello” NBA
I provvedimenti introdotti dalla dirigenza dell’Hertha Berlin segnano l’inizio dell’inasprimento delle regole anti-Covid. La stampa tedesca le ha paragonate a quelle introdotte dalla lega di basket americana NBA nei confronti dei cestisti professionisti. I giocatori statunitensi che non hanno potuto o voluto vaccinarsi sono stati sottoposti a restrizioni molto rigide. Dovranno infatti sottoporsi a test quotidiani in occasione delle giornate di allenamento e in previsione dei viaggi e delle partite. Ai cestisti non vaccinati è stata assegnata un’ala dello spogliatoio a parte e un’area dove pranzare isolati dal resto del gruppo. Il caso più eclatante registrato negli Stati Uniti riguarda il cestista Kyrie Irving: ha deciso di non vaccinarsi e di conseguenza perderà circa 380mila dollari per partita, per un totale di 15 milioni.
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Foto di copertina: Olympiastadion, Berlin, Samuel Svec, Unsplash