Germania restituisce al Messico decine di reperti archeologici

Germania restituisce al Messico 34 manufatti di epoca precolombiana. Gesto di giustizia da parte di due collezionisti tedeschi

Dopo la restituzione dei prestigiosi bronzi del Benin alla Nigeria, la Germania regola i conti con il Messico. Heiko Maas, ministro degli Affari Esteri, il 16 giugno ha comunicato la volontà della Germania di restituire 34 manufatti di epoca precolombiana di proprietà di due collezionisti privati della Renania Settentrionale-Vestfalia. Di questi preziosi reperti, 28 arrivano da Monheim sul Reno, 6 da Recklinghausen. La restituzione rappresenta un atto di giustizia. Dalla Germania occidentale, i due collezionisti si sono recati all’ambasciata per ufficializzare la restituzione delle opere. Da qui, le opere saranno consegnate all’INAH, Instituto Nacional de Antropologia e Historia del Messico: questo sarà (speriamo) il loro ultimo approdo.

Statuette votive e maschere da cerimonia

La collezione è composta da ciotole, sigilli e statuette votive, parte di due collezioni di famiglia come le hanno definite i due antiquari. Di grande valore, in particolare, una maschera antropomorfa da cerimonia in stile olmeco, risalente al periodo tra il 1200-600 a.C. Oltre a questa, una ciotola con tre piedi del primo periodo postclassico proveniente dall’Altiplanicie Mexicana, l’altopiano centro-settentrionale messicano. I manufatti, di importanti dimensioni, sono conservati in buono stato, e il loro grande valore simbolico rappresenta un’importante espressione del patrimonio culturale preispanico che ritorna al Messico.

Difesa e tutela del patrimonio culturale

Marcelo Ebrard, segretario degli Affari Esteri in Messico, definisce la restituzione dei manufatti un importante passo per prevenire il commercio illegale di importanti oggetti artistici. Ringrazia chi fa «il favore di restituire al Messico questi pezzi, la loro volontà di farlo, la loro disposizione, la loro decisione, perché questo significa che siamo di fronte a un cambiamento nella cultura predominante riguardo al possesso di pezzi di questa natura». Anche il consulente legale del Ministro messicano degli Affari Esteri, Alejandro Celorio, considera la manovra come parte di una serie di azioni necessarie per la difesa e la tutela del patrimonio culturale nazionale. Questa restituzione è un momento fondamentale: così un tassello è stato posto nell’affresco di un immaginario europeo postcoloniale. La Germania si fa ambasciatrice di una cultura del ritorno: encomiabili opere d’ingegno ritrovano casa nei paesi dove hanno visto la nascita.

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Immagine di copertina: Piramide Messico da Pixabay, CC0 Jose_pachecoph