Il divario ricchi e poveri tra Italia e Germania

In Germania il divario tra ricchi e poveri è il più alto d’Europa. Ma parliamo i ricchezza, non di reddito

Le famiglie povere italiane hanno un patrimonio tre volte superiore a quello delle famiglie tedesche. Questo è il messaggio che passa dai dati di Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea.

Il patrimonio, però, non è il reddito. L’elemento che determina la ricchezza è la casa. Gli italiani posseggono più case dei tedeschi. Questo perché, nella nostra cultura immobiliare, il primo investimento è l’acquisto di una casa di proprietà. In Germania, invece, il mondo degli affitti spadroneggia. Le famiglie che possiedono una casa di proprietà, infatti, sono al 40%, contro gli inquilini che nel 2023, hanno raggiunto quasi il 60% della popolazione. La Germania, quindi, rimane in testa tra gli stati europei, con il primato di affitti.

In Italia, invece, la percentuale di persone con casa di proprietà sta al 73%, mentre chi vive in affitto, è a quota 20%. Divario importante e significativo. Questo perché, la casa di proprietà, è sì un indice di ricchezza, ma solo sulla carta. La casa è a tutti gli effetti un “costo” ma, nel sondaggio di Eurostat, questo elemento non viene considerato.

Avere pochi proprietari di casa, quindi, consolida il primato della Germania per le diseguaglianze economiche.

Il problema strutturale dell’analisi: una casa non fa necessariamente ricchi

Non è la casa di proprietà a fare ricchezza, nonostante per Eurostat non sia così. Il mercato immobiliare, infatti, è soggetto ad oscillazioni importanti. Quindi, quando si deprezzano gli immobili, cala il valore della ricchezza. Questo perché i più poveri in Italia, hanno come unico patrimonio la casa dove vivono. i “ricchi”, invece, non esauriscono il proprio patrimonio solo alle case che possiedono. Hanno attività finanziare che compensano il calo di valore degli immobili, aumentando, però, solo la “ricchezza” di chi è già ricco.

Questo fenomeno ha deformato il divario tra “ricchi e poveri” in Italia rispetto alla Germania. I tedeschi ad avere una casa di proprietà, sono meno rispetto agli italiani. In Germania, però, la povertà è diminuita mentre in Italia è aumentata. Diminuendo il valore degli immobili, diminuisce il patrimonio delle famiglie.

Il vizio di forma della Germania e dell’Italia

In Germania è molto “facile”, se si fa un confronto con l’Italia, trovare  lavoro. È molto difficile, invece, trovare casa. Parliamo sempre di casa in affitto.

Il numero di case acquistate in Germania, invece, ha visto un grosso calo nell’ultimo anno. Questo perché, il tasso di interesse, è al 4.5 nel 2024. Ciò non incentiva i pragmatici tedeschi ad aprire un mutuo per comprare casa. Un investimento a perdere, giustamente, che spinge la popolazione ad investire sugli affitti. In Italia, invece, nonostante il tasso d’interesse sia in crescita (2.5), il valore degli immobili diminuisce. Questo consente, comunque, a molti italiani di fare l’investimento culturalmente più immediato, come l’acquisto della casa. Si intraprendono, così, lunghi mutui trentennali per aggiudicarsi quell’unico patrimonio che, a quanto pare, per l’Eurostat, è l’unico che indichi la ricchezza di una popolazione.

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