Germania, legalizzazione della cannabis al centro della campagna elettorale
Cannabis al centro del dibattito elettorale. Tutti i partiti di sinistra verso un’apertura alla legalizzazione, rimane indietro la CDU della Merkel
Torna il dibattito sulla legalizzazione della cannabis, che assume un ruolo sempre più centrale in vista delle elezioni di settembre. Molti partiti ne fanno l’argomento principale dei loro programmi. In prima linea contro le politiche proibizioniste ci sono i Verdi, il Partito Liberale Democratico (FDP) e il Partito Socialdemocratico tedesco (SPD). Manca, come prevedibile, una posizione in merito da parte del Partito della Merkel, l’Unione Cristiano-Democratica (CSU/CDU). Vista la loro già nota inflessibilità in tema, non stupisce la completa assenza della parola cannabis nel loro programma elettorale di 140 pagine. Stephan Pilsinger, esponente della CDU, aveva definito devastanti per la salute i consumi di marijuana già questo aprile. Al tempo si era mostrato fermo portavoce dell’opposizione alla proposta dei Verdi di una completa e definitiva legalizzazione della cannabis.
The ruling #SocialDemocraticParty of #Germany just published their new position on recreational #cannabis: Similar to the #Greenparty and the #LiberalParty they are now in favour of #Cannabislegalisation trails, which is a parliamentary majority. What will the @cducsubt do now? https://t.co/FpwUxodAh4
— Jan P. Witte (@JanPWitte1) February 11, 2020
Dare una risposta al crescente consumo e contrastare il mercato illegale
Molti la usano, ma nell’illegalità. Ora la politica, almeno quella tedesca, sembra valutare seriamente il tema della cannabis. Escluderla a priori da programmi e campagne elettorali non è servito a farne diminuire l’uso. Anzi, ha sortito l’effetto opposto. Infatti, da inizio pandemia il consumo di droghe è aumentato. Dall’inizio del 2020 “il mercato europeo delle droghe è stato caratterizzato dalla disponibilità diffusa di una gamma diversificata di droghe di purezza o potenza sempre più elevata”, afferma l’EMCDDA (European Monitoring Center for Drugs and Drug Addiction). È un tema scottante se si pensa che la vendita di droghe illegali in Europa vale circa 30 miliardi di euro e che, sempre secondo l’EMCDDA, il 30% degli adulti europei ha provato la cannabis almeno una volta nella vita.
La proposta del FDP, una manovra per le persone e l’economia
Al momento la cannabis in Germania è autorizzata solo per fini medici, tra cui, disturbi del sonno, ansia e sindrome di Tourette. Solo con l’approvazione dell’Istituto federale per i Farmaci e i Dispositivi medici può essere piantata, coltivata e prescritta dai medici. Il possesso non autorizzato è punibile con pena pecuniaria o, a seconda delle quantità, con una detenzione fino a 5 anni. Da quando la cannabis per scopi medici è diventata legale nel 2017, le importazioni sono aumentate. Per questo motivo, la Germania oggi è considerata il più grande mercato di cannabis legale dopo il Nord America. E secondo le stime sono 4 milioni i tedeschi a usufruirne. Da questa crescente domanda per la cannabis medica, e dal consumo illegale che si svolge al fianco, si muove la proposta del Partito Liberale Democratico (FDP). Secondo le dichiarazioni sono due gli scopi auspicabili. Il primo si focalizza sulla vendita limitata, ma legale, della cannabis agli adulti per “scopi di piacere”. Mentre il secondo riguarda la creazione di un mercato lucrativo di cannabis made in Germany.
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Immagine di copertina: Cannabis smoking da Pixabay, CC0 DimStock