Il celebre documentario ‘Sinfonia di una grande città’ verrà proiettato al cinema Babylon di Berlino
Torna al cinema il celebre Sinfonia di una grande città film documentario sulla Berlino degli anni Venti accompagnato dalla Babylon Orchestra
Domenica 19 settembre alle ore 18.00 presso il cinema Babylon di Berlino non perdetevi la proiezione di Berlino – Sinfonia di una grande città. Il documentario sperimentale, diretto da Walther Ruttmann nel 1927, presenta agli spettatori scene della città e della vita dei suoi abitanti durante gli anni Venti. In origine il film muto era accompagnato dalle musiche di Edmund Meisel, di cui purtroppo rimane solo l’arrangiamento per pianoforte. Questa è servita come modello per ricreare una versione orchestrale che si avvicina a quella originale e all’appuntamento di domenica verrà suonata dalla Babylon Orchestra diretta da Miguel Pérez Iñesta.
La trama di Berlino – Sinfonia di una grande città
Walther Ruttmann descrive una giornata nella Berlino degli anni Venti, dalla quiete dell’alba alla frenesia delle ore di lavoro fino ai divertimenti della sera. Comincia mostrando i paesaggi che scorrono fuori dal finestrino di un treno mentre dalle campagne si addentra verso il centro. Un orologio segna le cinque di mattina e pian piano la città comincia a risvegliarsi. Le strade deserte lentamente si riempiono di persone che escono dalle loro case per dirigersi al lavoro. Più la metropoli prende vita più le scene si succedono velocemente, mostrando la confusione sulle vie e sui mezzi di trasporto, il frenetico lavoro negli uffici e i macchinari nelle fabbriche. Solo a fine giornata, in città torna la tranquillità e il registra propone dei momenti di svago al parco o nei locali notturni. Il documentario si conclude con uno spettacolo di fuochi d’artificio e con la luce della torre radiofonica da poco costruita.
La storia di Berlino – Sinfonia di una grande città
Come suggerisce il titolo, il concetto di Walther Ruttmann era quello di mostrare la vita nella grande metropoli durante il boom industriale degli anni Venti. Ad accompagnare il ritmo talvolta disteso, talvolta frenetico delle scene c’erano le musiche di Edmund Meisel, di cui, tuttavia, rimane solo l’arrangiamento per pianoforte. Negli anni sono state composte diverse versioni ispirate all’originale, molte di queste orchestrali ma anche una post-rock ad opera della band belga We Stood Like Kings.
Quando il film uscì nel 1927, critici e teorici del cinema lo accolsero con opinioni contrastanti. Siegfried Kracauer, affermò che “Mentre nei grandi film russi, per esempio, le colonne, le case e le piazze vengono ben esplicitate nella loro importanza per l’uomo, qui vengono messi in fila dei frammenti dei quali nessuno può immaginare il perché della loro presenza”. Al contrario, Georges Sadoul lo ritenne un film impegnato e lo descrisse come un montaggio ingegnoso e rigoroso. A dimostrazione del successo che l’opera di Ruttmann ha avuto, nel 2002 Thomas Schadt ha girato un remake che, come l’originale, presenta una giornata nella città di Berlino ma 75 anni più tardi.
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