Berlino, riapre il leggendario Hotel Adlon davanti la Porta di Brandeburgo

Mentre Berlino si prepara lentamente a tornare alla normalità anche l’esclusivo hotel Adlon apre nuovamente ai turisti

Venerdì scorso il famoso hotel Adlon a cinque stelle con vista sulla porta di Brandeburgo, dopo 7 mesi di chiusura, ha finalmente riaperto le sue ampie sale di marmo e le sue lussuose stanze ai viaggiatori di tutto il mondo. La capitale tedesca sta gradualmente allentando le misure di sicurezze relative al contenimento del Covid-19, e questo ha portato ad un notevole aumento di turisti nazionali ed internazionali. L’hotel, con le sue 385 camere e suite, è pronto ad accoglierli. “La gente vuole uscire. Hanno risparmiato così tanto e vogliono essere coccolati di nuovo”, ha dichiarato Michael Sorgenfrey, direttore esecutivo dell’hotel.

I casi sono in diminuzione

I casi di Covid-19 stanno infatti notevolmente calando, con un incidenza di sette giorni per 100.000 persone, che è scesa a 16,6, il valore più basso da ottobre. È di ieri la notizia rilasciata dal Robert Koch Institut, secondo cui nel corso delle ultime 24 ore sono i contagi siano scesi sotto i 1000 per la prima volta dal 21 settembre scorso, quando erano stati conteggiati 922 casi.  I decessi registrati su tutto il territorio tedesco nelle ultime 24 ore sono stati 10, contro i 22 di una settimana fa.

La storia dell’hotel

Da sempre l’hotel di Berlino è sinonimo di eleganza e accoglienza. Fu fondato nel 1907 da Lorenz Adlon nel cuore della capitale, in via Unter den Linden. Considerato l’hotel più lussuolo in città, è caratterizzato da ampi saloni di marmo, grandi sale da ballo e sfarzose suite. Nel corso degli anni ha ospitato sempre personaggi di spicco tra cui Albert Einstein, Charlie Chaplin e Theodore Roosevelt. Pare fosse anche il luogo preferito del Kaiser Guglielmo II.

Il progetto del 1907 è opera dell’architetto Carl Gause. All’epoca l’hotel era molto popolare tra le famiglie nobili, disposte  a vendere le loro residenze invernali pur di soggiornarvisi. L’hotel sopravvisse alla Seconda Guerra Mondiale, ma nel maggio 1945 i soldati dell’Armata Rossa, stazionatisi qui, diedero accidentalmente fuoco al seminterrato. L’incendio risparmiò solo un’ala dell’edificio che però fu demolita nel 1984. L’hotel rimase abbandonato per mezzo secolo fino a quando non fu reastaurato ed inaugurato nel 1997.

Oggi, dopo grandi festeggiamenti, l’hotel ha potuto finalmente celebrare un’altra riapertura. Le prenotazioni sono aumentate notevolmente grazie a turisti tedeschi ed internazionali. Quasi tutti i servizi sono nuovamente attivi, ad eccezione dell’area termale e dell’area bar. All’interno dell’hotel è anche presente un centro di test Covid-19 dedicato agli ospiti, anche se nelle nuove normative cittadine non è richiesto un test negativo prima del check-in. “Il pensiero che i turisti tornino di nuovo a Berlino non può essere descritto a parole. Siamo felicissimi”, ha detto Sorgenfrey.

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Immagine di copertina: Markus Spiske by Pexels CC0