Berlino, rave illegale con migliaia di persone fino all’alba
Di nuovo un rave illegale con migliaia di persone. Due agenti aggrediti a Mauerpark. La polizia sostiene che le feste sono incontrollabili
Torna il fine settimana, e torna anche la voglia di fare festa. Così, un’altra volta, migliaia di ragazzi si sono riuniti per ballare ed evadere dalle restrizioni attuali contro il Covid-19. I berlinesi, normalmente, non aspettano altro che il fine settimana per andare nei club più noti e passare tutta la notte a ballare. Da quando la pandemia è iniziata, questa abitudine è semplicemente illegale. E come ogni proibizionismo, che sia giustificato o meno, le persone cercano escamotage. Da un anno si celebrano rave illegali nei parchi più nascosti. In questo caso, il fatto è accaduto vicino al parco Hasenheide. E non era la prima volta, ovviamente. La polizia non è riuscita a raggiungere il luogo con la macchina, ed è stata costretta a spegnere i motori e raggiungere il posto a piedi. E quello che ha trovato non è stato un bel vedere. Nessuna distanza, nessuna mascherina e immondizia ovunque.
Gli agenti intervengono, ma i festaioli resistono
Il rave nel parco Hasenheide non è stato l’unico ad essere fermato questo weekend. La polizia, venerdì sera, è intervenuta al James Simon Park e al Monbijoupark per far sgomberare circa 2000 persone. Sul posto, dopo la partita Italia-Turchia, si è creata una festa spontanea di fronte all’isola dei musei. Un portavoce della polizia sostiene che alcuni, nonostante i solleciti, non volevano proprio lasciare il luogo della festa. Anche i residenti nel distretto di Prenzlauer Berg hanno chiamato la polizia a causa dei rumori causati da un rave enorme, che si stava svolgendo al Mauerpark. Due partecipanti hanno aggredito gli agenti con delle bottiglie di vetro. Di conseguenza, ci sono state delle denunce per percosse aggravate e aggressioni.
Più spazio alla cultura
I club di Berlino attraggono centinaia di migliaia di persone da tutto il mondo, grazie alla fama della buona musica elettronica e dei suoi rave. Fanno parte senza dubbio dei settori che hanno sofferto di più durante questa pandemia. Da ben 15 mesi non è possibile ballare al loro interno, creando un danno enorme a centinaia di lavoratori, nonché alla catena del turismo a Berlino. Klaus Lederer sostiene già da qualche tempo la necessità di permettere di nuovo di ballare all’aperto, a partire dal 18 giugno. Da una parte, in questo modo si eviterebbero feste rischiose e illegali. La polizia, infatti, sostiene che questi rave spontanei siano difficilissimi da controllare. Nei club, invece, sarebbero imposte le regole per contenere il Covid-19. Dall’altra parte, si aiuterebbe anche un settore in gravi difficoltà economiche, trascurato da molto tempo. Un primo “rave pilota” con 300 persone si è svolto al Revier Südost, a Berlino, domenica 13 giugno. Lo scopo era quello di dimostrare che si può ricominciare a ballare rispettando le norme sanitarie. Solo in questo modo si eviteranno rave illegali e tensioni con la polizia. Situazioni che peggiorano la situazione sociale e sanitaria allo stesso tempo.
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In copertina: festa all’isola dei musei, screenshot da video di Sara Santoleri