Berlino pensa di cambiare le condizioni per la quarantena

Tampone obbligatorio prima dell’arrivo in Germania per chi proviene da Paesi ad alto rischio. Kalayci discorde a interruzione quarantena dopo tampone negativo

Dilek Kalayci, Senatrice alla salute di Berlino, si è dimostrata favorevole alla modifica del regolamento di quarantena per chi entra in Germania. Durante una conferenza stampa del 26 gennaio, Kalayci ha manifestato il proprio dissenso riguardo all’interruzione della quarantena in seguito ad un tampone risultato negativo. “L’obiettivo è quello di prevenire l’ulteriore diffusione delle mutazioni del virus e la chiusura di altri ospedali. Abbiamo scarsa conoscenza riguardo al periodo di incubazione delle nuove varianti. Al momento non è più appropriato abbreviare la quarantena con un tampone, anche se negativo”, ha riferito la Senatrice. Kalayci ha accolto un altro inasprimento delle regole di ingresso in Germania; da domenica, i viaggiatori provenienti da Paesi a rischio elevato, dovranno essere testati obbligatoriamente prima della partenza.

Secondo tampone ai positivi per individuare le varianti

Il Senato di Berlino ha deciso di effettuare un secondo test alle persone che hanno avuto un esito positivo al tampone, per rintracciare i possibili casi di variante del virus. Kalayci ha annunciato che il Senato si occuperà di coprire i costi di questi test molecolari aggiuntivi. I laboratori di Berlino si sono dimostrati disponibili all’iniziativa. Intanto, in Germania cresce la preoccupazione per la diffusione della mutazione britannica del virus, già riscontrata in alcune località tedesche. Sono stati inoltre isolati casi di infezione da variante sudafricana e brasiliana. Il portavoce di Angela Merkel ha ribadito che “vi è il rischio molto grande che la mutazione del virus si imponga anche da noi come è successo in diversi altri Paesi, facendo di nuovo schizzare in alto i contagi”.

Le misure attualmente in vigore per l’ingresso in Germania

Dal 2 novembre 2020 sono vietati i pernottamenti per turismo in Germania. Le autorità raccomandano anche di limitare gli spostamenti non necessari. Il Ministero della salute federael, Jens Spahn, ha disposto controlli sanitari obbligatori per coloro che hanno soggiornato in un’area a rischio nei 10 giorni precedenti l’ingresso in Germania; gli interessati devono segnalare il proprio ingresso, registrandosi al portale https://einreiseanmeldung.de/#/. Le eccezioni all’obbligo di registrazione riguardano casi di transito (in area a rischio o in Germania), i casi d’ingresso dall’area di frontiera per meno di 24 ore o casi di trasporto merci o persone. Coloro che nei 10 giorni precedenti l’arrivo in Germania si sono recati in aree a rischio, devono rispettare un periodo di quarantena di 10 giorni; il periodo di isolamento potrà essere interrotto, a partire dal quinto giorno, dopo un risultato negativo ad un tampone. Dal 14 gennaio, oltre l’obbligo di quarantena, è in vigore l’obbligo di tampone all’ingresso. Chi arriva da un Paese a rischio dovrà presentare un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti o sottoporsi ad un test entro 48 ore dall’arrivo.

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Immagine di copertina: Rotes Rathaus in Berlin © Tomasz Baranowski CC BY 2.0