Berlino, accuse di abusi di potere per la direttrice del teatro Gorki

Bullismo e abuso di potere: i dipendenti del teatro Maxim Gorki di Berlino portano in tribunale la direttrice artistica Shermin Langhoff

Dopo Volksbühne e Staatsballett, adesso è il teatro Maxim Gorki di Berlino a trovarsi al centro delle polemiche. Secondo quanto riportato da Der Spiegel, diversi ex e attuali dipendenti avrebbero accusato Shermin Langhoff, direttrice artistica dal 2013, di aver creato un’atmosfera di lavoro tossica. Nelle e-mail interne e nella lettera di reclamo indirizzata all’amministrazione si parlava di un “clima di paura” e di numerosi abusi di potere. Il caso è giunto in tribunale a seguito di una denuncia da parte della consulente drammaturgica Johanna Höhmann, la quale ha fatto causa al teatro per mancato rinnovo del suo contratto durante il periodo di congedo parentale. Secondo Höhmann, infatti, questa decisione sarebbe strettamente collegata alle critiche mosse insieme ai colleghi nei confronti della direttrice e del suo stile manageriale. Mentre Langhoff si astiene dal commentare le accuse, le parti hanno raggiunto un accordo la scorsa settimana. Questo è avvenuto prima che il Bühnenschiedsgericht, il tribunale che si occupa delle controversie legali tra teatri e artisti dipendenti, si esponesse ufficialmente a riguardo. Il contratto di Johanna Höhmann verrà risolto da giugno. In cambio la consulente riceverà una liquidazione di 15.000 euro.

Sempre più accuse scuotono la scena teatrale di Berlino

Lo scandalo del Maxim Gorki Theater è solo il capitolo più recente di una serie di accuse di cattiva condotta, che negli ultimi mesi hanno colpito più di una delle istituzioni culturali della Capitale. Il direttore artistico ad interim del Volksbühne di Berlino, Klaus Dörr, si era infatti dimesso nel marzo scorso dal suo incarico. Era stato accusato di aver apostrofato le sue dipendenti con commenti osceni e sessisti. Nel mese di aprile il Bühnenschiedsgericht aveva invece deciso a favore del risarcimento di Chloé Lopes Gomes, la ballerina dello Staatsballett vittima di razzismo. Il teatro Gorki stesso era già stato protagonista di un processo di mediazione, dopo che nel 2019 i dipendenti avevano chiesto aiuto a Themis, un’agenzia indipendente attiva nella lotta contro gli abusi e la violenza sessuale nell’industria teatrale e cinematografica. Secondo un portavoce, le misure di negoziazione si sarebbero concluse con una serie di cambiamenti organizzativi e strutturali per il teatro berlinese. Klaus Lederer, Senatore per la cultura a Berlino, era da tempo a conoscenza della situazione. Nonostante ciò lo scorso anno aveva prolungato ulteriormente il contratto della Langhoff. Con l’obiettivo di garantire la stabilità del progetto artistico portato avanti dal Gorki, la direttrice rimarrà infatti in carica fino al 2026.

Chi è Shermin Langhoff

Nata nel 1969 in Turchia, Shermin Langhoff è stata a lungo considerata un fulgido esempio di integrazione e comunicazione di successo. Insieme a numerosi premi teatrali e culturali, nel 2017 le è stata conferita la Croce federale al Merito, simbolo di un particolare impegno in campo socio-politico e culturale. Oltre ad aver fortemente modellato l’estetica del teatro berlinese, Langhoff ha infatti cercato di dare voce a quei gruppi sociali che solitamente sono sottorappresentati sui palcoscenici di lingua tedesca. Di particolare impatto ad esempio il lavoro in collaborazione con il Ballhaus Naunynstrasse Theater di Berlino, svolto tra il 2008 e il 2013. In quegli anni, la regista sviluppò ulteriormente la sua visione, arrivando a dare vita ad una forma teatrale – da lei stessa definita come “post-migratoria” – al centro della quale si trovano opere che raccontano le vite di immigrati appartenenti alla seconda e terza generazione.

 

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Immagine di copertina: teatro Maxim Gorki di Berlino