Berlino, 56 milioni di € di aiuti alle start up cittadine

A beneficiare degli aiuti da pandemia della Investionsbank Berlin sono state 110 start-up

In base a quanto riportato dal Berliner Morgenpost, un sondaggio dell’Associazione Tedesca delle Start-Up ha rilevato che il 70 % delle start-up rischiano il fallimento. La risposta a questo problema è arrivata dalla classe politica che ha subito provveduto alla creazione di un piano di aiuti economici ad aprile. I soldi sono stati ricevuti a dicembre, anche a Berlino. Come ha riferito la IBB al Berliner Morgenpost, sono stati concessi finanziamenti per 56, 1 milioni di euro per 110 start up. A differenza delle tante microimprese colpite dalla crisi da pandemia, le start up non ricevono sovvenzioni bensì solo capitale di rischio pubblico. Il limite è di 800.000 euro ad azienda. Un portavoce ha dichiarato al Berliner Morgenpost che i finanziamenti previsti inizialmente, pari a 140 milioni di euro non sono ancora stati utilizzati interamente. La città di Berlino deve finanziare 50 milioni, la restante parte proviene dalla Confederazione.

La storia della start-up MyMyCatering e la procedura per ottenere il finanziamento

Il manager della start-up MyMyCatering Ricardo Hummel era ottimista e aveva previsto una crescita a due cifre del fatturato. Secondo Hummel, la giovane azienda berlinese era approdata finalmente sul mercato, con ben 1500 ordini al mese, prima del Coronavirus. L’azienda si occupa di creare ricette per le imprese di catering che a loro volta si fanno carico della consegna nelle rispettive regioni. I soldi dei finanziamenti della IBB sono arrivati anche alla MyMyCatering a dicembre. Il finanziamento doveva però essere subordinato anche al sostegno simultaneo degli investitori esistenti. Hummel si è affidato all’azionista BTH Berlin Technologie Holding GmbH che detiene partecipazioni in 20 giovani imprese. Tra queste, sei hanno richiesto gli aiuti del programma Corona-Start up, così ha dichiarato al Berliner Morgenpost Oliver Schwarzer, direttore finanziario di BTH. La procedura è piuttosto complessa: Schwarzer si è dovuto registrare come intermediario con BTH e sottoporsi ad un processo formale di accreditamento. Il denaro pubblico, quindi, è stato affiancato da un ulteriore impegno da parte della società di investimento. Oltre agli 800.000 euro dell’IBB, gli investitori hanno aggiunto un contributo pari al 30 % dell’importo della sovvenzione. Con questo meccanismo, l’IBB detiene una quota della MyMyCatering, quindi se la BTH aumentasse la propria quota per MyMyCatering, anche l’IBB vedrebbe aumentare la propria. Questo però non è l’unico procedimento che si potrebbe seguire. Infatti, esistono altre due alternative: una che prevede un  finanziamento tramite i fondi VC Technology and Kreativwirtschaft gestiti da IBB Ventures, l’altra prevede prestiti fino a 800.000 euro concessi ad un tasso di mercato. La maggior parte delle aziende ha optato per il procedimento scelto anche da MyMyCatering. Gli investitori hanno svolto un ruolo fondamentale per la sopravvivenza delle start up, non potendo fare affidamento solo sugli investimenti pubblici; dall’annuncio degli aiuti al versamento finale sono trascorsi sei mesi. In questo periodo per la MyMyCatering, ad esempio, gli investitori hanno messo a disposizione un proprio prestito a sei cifre.

La presentazione delle domande e il parere dell’Associazione Tedesca delle Start-Up

La fase di presentazione delle domande è iniziata ad agosto 2020 e continuerà fino a giugno 2021. L’Associazione Tedesca delle Start-Up è ottimista sul prolungamento della presentazione della domanda, anche se si potrebbero attuare ulteriori miglioramenti, come la semplificazione e la velocizzazione del processo di presentazione delle domande e delle autorizzazioni. Secondo quanto detto da Jürgen Allerkamp, presidente della IBB, finora sono stati promessi aiuti di 37,5 milioni di euro, tramite intermediari, per 73 start-up.

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Immagine di copertina: Foto di © Michal Jarmoluk da Pixabay