A Berlino c’è un numeroso gruppo di attivisti in sciopero della fame anche per il nostro futuro
Giovani attivisti a Berlino stanno scioperando affinché le politiche per il clima subiscano un immediato cambiamento
Sentono le loro vite minacciate dalla crisi climatica e non vogliono restare a guardare. A Berlino un gruppo di giovani attivisti hanno così deciso di iniziare uno sciopero della fame. per protestare contro la mancanza di politiche ambientali efficaci. Sono tutti giovanissimi: hanno tra i 18 e i 27 anni. Da circa due settimane hanno iniziato uno sciopero della fame proprio davanti al Reichstag, nel centro di Berlino. Le semplici manifestazioni servono a sensibilizzare le persone, ma non riescono ad avere un immediato impatto a livello politico. Così i giovani ragazzi hanno deciso di provare qualcosa di più estremo, qualcosa che i candidati alla cancelleria non possono di certo ignorare. Intendono infatti chiedere che i candidati cancellieri Armin Laschet per la CDU, Annalena Baerbock per i Verdi e Olaf Scholz per l’SPD accettino di dialogare con loro in merito alla questione climatica. In particolare desiderano sapere cosa i candidati vogliono fare nell’immediato futuro per proteggere l’ambiente.
Gestern waren wir zusammen mit Olaf Scholz im Klubhaus Ludwigsfelde. Lina und Mephisto fordern ein Gespräch mit ihm. Er führe schon genug Gespräche übers Klima, kam dann zurück auf Industriepolitik & 2045. @OlafScholz das ist ein Notfall! #Hungerstreik21 https://t.co/Asg4UHVQxt
— Lu Yen Roloff (@lyroloff) September 10, 2021
Uno sciopero a tempo indeterminato
I ragazzi che con le loro tende si sono accampati proprio di fronte al Reichstag, l’edificio simbolo del potere governativo, non hanno esplicitato quando intendono concludere la loro protesta. Anzi, sembra che lo sciopero della fame continuerà ‘a tempo indeterminato’. Alcuni attivisti tuttavia non hanno retto alle difficoltà che uno sciopero di questo tipo comporta: delle 7 persone che hanno iniziato lo sciopero il 30 di agosto, un ragazzo ha abbandonato l’impresa dopo circa dieci giorni. Tuttavia si sono aggiunti nuovi partecipanti. I giovani attivisti hanno tutti un passato all’interno di movimenti militanti, come come Extinction Rebellion e hanno partecipato anche a scontri con la polizia. «In nessun caso siamo stati ascoltati», affermano i ragazzi. Annalena Baerbock si è dimostrata preoccupata per i giovani manifestanti e ha chiesto loro di interrompere la protesta. Anche Scholz si è dimostrato contrario alle modalità della protesta, mentre il candidato Laschet non si è espresso. I ragazzi però si sono dimostrati determinati a proseguire.
Cambiamento climatico: una questione sempre più sentita
La questione del cambiamento climatico è un tema sempre più scottante. Non solo le manifestazioni a favore dell’ambiente sono aumentate in modo esponenziale (il prossimo appuntamento organizzato da Fridays for Future è previsto per il 24 settembre), ma il tema coinvolge sempre più anche il dibattito politico. Infatti non sono soltanto i Verdi ad affrontare la problematica all’interno della campagna elettorale. L’SPD per esempio ha inserito tra i punti più importanti del suo programma l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica, attraverso l’implemento dell’impiego di energie rinnovabili e la riduzione dell’uso delle automobili (ne abbiamo parlato qui). Anche la destra moderata dell’Union e quella più estremista dell’AFD hanno messo al centro la questione climatica. In particolare, a seguito dei disastri ambientali che si sono susseguiti nel corso di quest’estate (le forti alluvioni a Nord, la forte esplosione nel parco chimico di Leverkusen), nessuno ha intenzione di ignorare la tematica.
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Immagine di copertina: Clima di Markus Spiske, da Pexels, CC0.