Weiße Stadt, il quartiere patrimonio Unesco di Berlino dove tutto è bianco

Weiße Stadt: uno dei quartieri più affascinanti di Berlino è anche patrimonio Unesco

La Weiße Stadt, ‘Città Bianca’, conosciuta anche come Viertel Svizzera ‘quartiere svizzero’, è stata completata nel 1931 ed è considerata un buon esempio di sviluppo moderno. Nel suo concept il quartiere unisce sia elementi tradizionali che innovativi. L’opera fu commissionata a Martin Wagner, ai tempi responsabile della pianificazione e dello sviluppo urbano della città. Il responsabile si occupava anche di altri progetti di edilizia sociale a Berlino, come La Herradura Social Housing di Bruno Taut, cui partecipavano anche gli architetti Wilhelm Büning e Rudolf Otto Bruno Ahrends Salvisberg. I giardini sono stati progettati da Ludwig Lesser.

La sua storia e le sue caratteristiche

La Città Bianca è stata costruita ad Aroser Allee nel quartiere di Reinickendorf a Berlino. Il quartiere di Reinickendorf è emerso dopo la prima guerra mondiale con grandi aree verdi destinate a nuove abitazioni. Per far fronte alla crescente carenza di alloggi dopo la prima guerra mondiale il quartiere berlinese acquistò ampi appezzamenti di terreno destinati a diventare aree residenziali.  Il progetto iniziale delle strutture di Rudolf Otto Salvisberg unisce i concetti tradizionali nella pianificazione e nella guida del territorio con disposizioni innovative per l’epoca. Sia la pianificazione urbana che il design delle case o degli appartamenti sono caratterizzati da un’efficienza razionale ed economica. Il caratteristico aspetto bianco segue lo stile architettonico noto come Neue Sachlichkeit – New Objetividd.

Com’è organizzato il complesso di edifici

Il design urbano di Weiße Stadt comprende i motivi tradizionali della struttura spaziale urbana, nonché le tendenze ispirate al design moderno delle case degli anni Venti.  Gli architetti hanno sviluppato una moderna edilizia metropolitana incorporando gli appartamenti negli edifici. Le grondaie, i tubi per l’acqua piovana, le porte di accesso e i telai delle finestre sono stati dipinti con colori vivaci per valorizzare le pareti bianche. Un altro aspetto notevole del complesso era l’infrastruttura che comprendeva una centrale termica ed elettrica che forniva energia elettrica, due lavanderie, un asilo, strutture per l’istruzione e la salute, una farmacia e 24 piccoli negozi al dettaglio. A causa della crisi economica globale della fine degli anni ’20, gran parte di queste infrastrutture furono trascurate fino al 1951. Gli edifici caratteristici della Città Bianca sono cinque stabilimenti denominati ‘Casa Puente’ Brückenhaus e sono costruiti lungo Aroser Allee.

 

Leggi anche: La Sprea, storia e curiosità del fiume simbolo di Berlino

Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter!

Immagine di copertina: Screenshot from YouTube