Zwinger, il monumento barocco mozzafiato simbolo di Dresda

Lo Zwinger, il meraviglioso edificio barocco, fiore all’occhiello della Sassonia

Lo Zwinger è un complesso architettonico realizzato nella prima metà del XVIII secolo da Matthäus Daniel Pöppelmann con l’aiuto dello scultore Balthasar Permoser. È composto da diversi padiglioni, gallerie, giardini e un ampio cortile. E’ uno dei principali monumenti di Dresda e una delle massime espressioni dello stile tardo barocco tedesco.

Storia del Palazzo dello Zwinger

Il nome Zwinger deriva dal termine tedesco “bezwingen” che significa “conquistare”. Questo può portare a pensare che l’edificio sia stato costruito per simboleggiare una vittoria militare, ma non è per questo motivo che si chiama così. Il palazzo fu voluto da Federico Augusto II o, come veniva chiamato, Augusto il forte. Egli era appena tornato da due anni di viaggi in Italia e Francia dove il re francese, Luigi XVI, aveva spostato la sua corte a Versailles. Quando poi Augusto venne eletto Re di Polonia nel 1697 volle festeggiare e volle raggiungere la maestosità del Re francese e della Reggia di Versailles. Ordinò, quindi, la costruzione del palazzo. Lo Zwinger fu eretto sul sito dell’ex fortezza di Dresda. Il fatto che la fortificazione non servisse più e si trovasse in una buona posizione, vicino al fiume Elba, la rese adatta per il nuovo palazzo. L’edificio venne progettato dall’architetto Matthäus Daniel Pöppelmann e costruito tra il 1710 e il 1728. Venne comunque ufficialmente inaugurato nel 1719 per celebrare le nozze del figlio di Augusto, Federico Augusto, con l’arciduchessa Maria Josepha. Bisognerà aspettare il completamento degli interni nel 1728 perchè il palazzo potesse assolvere  appieno al suo scopo. Da quell’anno si poterono quindi organizzare tornei, tenere mostre, ospitare le sale della biblioteca e ospitare feste stravaganti. La piazza all’interno del palazzo infatti si chiama “Festplatz” proprio per questo motivo. L’edificio ha subito diversi danni nel corso degli ultimi due secoli, prima nel 1813 durante le guerre napoleoniche e poi nel 1849 quando alcune parti vennero distrutte a causa di un incendio. Ma i danni peggiori avvennero durante la Seconda Guerra Mondiale, quando la maggior parte dell’edificio fu distrutta insieme al resto di Dresda a causa dei raid aerei degli Alleati nel febbraio del 1945. La cosa positiva fu che almeno la collezione d’arte venne salvata poichè era stata spostata prima della caduta delle bombe.

Solo nel 1964 le opere di ricostruzione vennero ultimate e l’edificio aprì al pubblico.

Composizione del museo 

Il complesso architettonico comprende due padiglioni: il Wallpavillon, situato nella parte settentrionale e il Glockenspielpavillon, il padiglione del carillon, che prende il nome dal carillon formato da 40 campane in porcellana di Meissen. Le melodie del carillon sono di Antonio Vivaldi, Carl Maria von Weber e Humperdink. La Zwingergalerie, invece, occupa il lato occidentale dello Zwinger. Il complesso è diviso dalla Kronentor, la porta della corona, uno dei simboli della città di Dresda, con scolpita la corona polacca sostenuta da quattro aquile, ed ospita il Museum für Tierkunde, il museo zoologico. È inoltre presente una maestosa fontana, la Nymphenbad mentre la Sempergalerie, o Semperbau, situata di fronte alla Zwingergalerie, venne progettata fra il 1847 e il 1854 da Gottfried Semper ed ospita la Gemäldegalerie Alte Meister, la pinacoteca degli antichi maestri. Quest’ultima detiene una delle più importanti collezioni d’arte d’Europa. Sono esposte opere di pittori tedeschi, italiani, olandesi, fiamminghi e spagnoli. Tra i pezzi più pregiati vi è la Madonna Sistina di Raffaello. Nell’ala nord-occidentale si trova il Mathematisch-Physikalischer Salon che ospita una collezione di strumenti di misurazione, mappe e altri preziosi oggetti. Tra i pezzi più pregiati, spicca un globo celeste arabo del XII secolo. Nel Deutscher Pavillon si trova la Porzellansammlung, la collezione di porcellane.

Semperbau e collezione di porcellane

La Semperbau custodisce i capolavori del Rinascimento di cui il più famoso è senz’altro la Madonna Sistina di Raffaello. L’accurata ristrutturazione di quest’ala è cominciata quasi sette anni fa e si è conclusa a febbraio 2020. Grazie alla modernizzazione della Galleria Semperbau è stato possibile esporre opere che altrimenti sarebbero rimaste nei magazzini, tra cui sculture e vasi antichi, che sono state restaurate e hanno trovato il loro posto nella Galleria.  Inoltre sono esposti altri dipinti ampiamente noti, di artisti come Van Eyck, Dürer, Holbein, Rubens, Rembrandt, Poussin, Claude Lorrain, Murillo, Canaletto, Tiepolo, Raeburn e Graff. La Gemäldegalerie accoglie più di mezzo milione di visitatori ogni anno, un numero che è sempre in aumento. 

 

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Lo Zwinger ospita la celebre collezione di porcellane di Dresda, la “Porzellansammlung” che è la più grande del mondo con più di 200.000 pezzi. È grazie ad Augusto Il di Polonia e alla sua passione per “l’oro bianco” che questa collezione esiste. Nel 1717 Augusto scambiò seicento soldati per 151 vasi cinesi appartenuti a Federico Guglielmo I di Prussia. Questi vasi passarono alla storia come i “Vasi Dragoni” poiché i soldati formavano appunto il reggimento dei Dragoni. La collezione esposta comprende vasellami di porcellana della dinastia cinese Ming, del regno dell’imperatore Kangxi (1662-1722) e degli Imari giapponesi del 17esimo e 18esimo secolo.

Orari di apertura e tariffe

L’ingresso al cortile ed ai giardini è gratuito, così come la possibilità di salire al livello superiore. Sono invece a pagamento i musei e le collezioni esposte, per le quali è disponibile un biglietto cumulativo al costo di 14 euro. Il biglietto ridotto è di 10,50 euro. Per i bambini e ragazzi fino ai 17 anni l’ingresso è gratuito. Gli orari di apertura (non in tempi di pandemia) è dal lunedì alla domenica dalle ore 06.00 alle 20.00

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Immagine di copertina: Zwinger a Dresda ©W. Bulach da wikimedia CC4.0