St. Bartholomä, la chiesa sul lago mozzafiato delle Alpi che puoi raggiungere solo in battello

La chiesa che si raggiunge solo in battello

Sulla sponda occidentale del lago Königsse, nella Terra di Berchtesgadener, si trova la chiesa di St. Bartholomä. Raggiungibile solo in battello o con una camminata tra le Alpi del Watzmann. Il nome deriva da San Bartolomeo Apostolo, patrono dei contadini alpini e dei casari. Gli altari all’interno della chiesa sono consacrati a Santa Caterina, San Giacomo e San Bartolomeo, da cui prende il nome.

La storia della chiesa di St. Bartholomä

Una prima cappella venne costruita dai servi di Berchtesgaden nel 1134. Fu poi ricostruita in stile barocco nel 1697. La pianta è stata modellata sulla cattedrale di Salisburgo, sormontata da tre cupole rosse. La ricostruzione è opera del maestro di Salisburgo Joseph Schmidt. Nel 1810 la zona di Berchtesgadener divenne parte della Baviera e il palazzo divenne la residenza di caccia dei re bavaresi. Oggi il palazzo è adibito come locanda dove poter soggiornare. A partire dal comune austriaco di Maria Alm il fine settimana dopo la festa del Santo (24 agosto) si tiene il pellegrinaggio annuale alla chiesa.

Il lago Königssee

Il Königssee – lago del Re – si trova all’interno del Parco Nazionale di Berchtesgaden. Al confine sud-est con l’Austria. Il Parco venne istituito nel 1978 per proteggere il lago più pulito della Germania. Fino al 1909 si navigava sulle acque del lago solo con barche a remi. Oggi 21 battelli a motore elettrico accompagnano i turisti. Con il battello è possibile arrivare fino a Salet. Da qui si raggiunge in 10 minuti il laghetto Obersee da dove si può ammirare la cascata del Röthbach, la più alta della Germania.

Leggi anche: 10 termini dialettali indispensabili se vi trovate in Baviera

Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 192 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni

Guarda foto e video e partecipa a concorsi per biglietti di concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter