Skat, storia del gioco di carte più amato in Germania dai tempi di Richard Strauss

Skat è il gioco di carte tedesco più amato in Germania. Sin dai tempi di Richard Strauss il particolare gioco fa parte della cultura nazionale tedesca

Skat è il gioco di carte più diffuso in Germania, dove è nato agli inizi del XIX secolo. Si è poi diffuso in tutte quelle parti del mondo con una forte presenza tedesca, come in Wisconsin e Texas negli Stati Uniti. Il gioco mantiene le sue origini anche nei termini, che restano comunemente in tedesco. Il gioco era molto amato anche dal maestro Richard Strauss, che lo glorifica nell’opera lirica Intermezzo. Scritta nel 1923 e rappresentata a Dresda nel 1924, all’inizio del II Atto si assiste a una lunga scena fatta di smazzate e puntate commentate dall’orchestra sinfonica e dalle voci dei solisti. Il gioco di carte era presente nella vita di Strauss al punto da essere inserito nella biografia scritta da Vito Levi per mostrare il graduale sviluppo della parabola creativa del Maestro. Vito definisce lo skat «una vera passione del Maestro». Descrivendolo come un «motivo arguto, di un’amabilità un po’ sorniona» che richiama disegni «ritmati puntualmente sui vari momenti della partita, il mescolare delle carte e le alterne puntate».

La storia dello skat e la sua presenza nell’ambiente culturale

Lo skat nacque in Germania ad Altenburg intorno al 1810, nell’attuale Stato Federale di Turingia, come mix e variante del gioco a tre carte dei Tarocchi e il gioco a quattro giocatori Sheepshead. Le prime regole ufficiali vennero pubblicate nel 1886 ma si diversificarono di regione in regione, fino alla ‘nazionalizzazione’ delle regole nel 1998. In Germania meridionale, orientale e in Austria preferiscono utilizzare mazzi tedeschi con semi di campanelli, cuori, foglie e ghiande, ma è possibile giocare con quasi tutti i mazzi. Nei tornei ufficiali oggi si usa un mazzo di carte che è una via di mezzo: semi francesi ma colori tedeschi. Ad esempio ‘picche verdi’ per facilitarne l’associazione alle foglie e ‘quadri gialli’ per associarli ai campanelli. Ma il tipo di mazzo utilizzato non modifica in alcun modo il meccanismo. Lo skat appare frequentemente nelle opere letterarie, come ne Il tamburo di latta di Günter Grass, dove funge da filo conduttore di tutta la storia. Ma anche in Niente di nuovo sul fronte occidentale di Erich Maria Remarque e in Diario di guerra 1914-1918 di Ernst Jünger. In quest’ultimo molti soldati giocano a skat, tra cui lo stesso autore, che sembra trovare nel gioco un buon passatempo per combattere la noia in trincea. Il gioco è arrivato anche sul piccolo schermo nell’episodio ‘In tre col morto’ della serie L’ispettore Derrick.

Regole del gioco

Il mazzo è costituito da 32 carte. Si devono togliere dal mazzo tutte le carte (compreso il jolly) tranne: 7,8,9,10, fante, donne, re e asso di ogni seme. C’è l’obbligo di rispondere al seme richiesto, se non si può si è liberi di giocare qualsiasi carta si preferisca. Nel gioco si mantiene il concetto della briscola: il seme che esce scegliendo una carta a caso dal mazzo. Prende chi gioca la briscola più alta o la carta più alta al seme richiesto. L’ordine di presa in generale è: A-10-K-Q-9-8-7. Da notare la posizione atipica del 10 e l’assenza dei fanti. Questi ultimi formano tutti insieme un loro seme di briscola, con ordine di presa determinato dal seme originale: ♣ ♠ ♥ ♦. Questo seme di “briscola corta” può essere lasciato separato ovvero abbinato ad un altro seme, a formare una “briscola lunga”. Nel caso di “briscola corta” si gioca a tutti gli effetti con cinque semi distinti. Il mazziere distribuisce 3 carte a ciascun giocatore e ne posiziona 2 a formare lo scarto, in questo caso lo skat. Dopo aver posizionato lo skat distribuisce altre 7 carte ai giocatori. I giocatori in totale dovranno quindi avere 10 carte. Dopo la distribuzione delle carte si passa alla licitazione. La funzione della licitazione è stabilire chi giochi da “solista” e chi siano i due “difensori” o “oppositori”, che giocheranno assieme. Con il vincere la licitazione il solista si arrischia a compiere un “contratto”. Il valore di ciascun contratto dipende dal tipo di gioco:

  • gioco con briscola lunga (i quattro fanti più tutte le carte del seme annunciato)
  • gioco con briscola corta (i soli quattro fanti, annunciato come Grand)
  • gioco Null

A ciascun seme è associato un valore base: Fiori vale 12, Picche 11, Cuori 10 e Quadri 9. Al gioco Grand è associato il valore base 24. Ai giochi Null sono associati valori diversi a seconda che lo si giochi semplice, senza usare il monte, aperto, aperto e senza usare il monte. Se tutti i giocatori passano si deve segnare “non giocato” su un foglietto e si prosegue con il successivo. Il valore minimo di una vittoria è 18. Il valore massimo è 264.

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Immagine di copertina: Pixabay