Secondo la stampa tedesca gli ospedali in Germania non sono preparati al Coronavirus
I centri medici di tutta la Germania sembrano essere poco preparati all’epidemia del nuovo COVID-19
La redattrice di DW Sabine Kinkartz dopo aver fatto visita ad un ospedale di Berlino ha manifestato la sua preoccupazione per la mancanza di precauzioni adottate dagli ospedali berlinesi. I centri medici di tutta la Germania sembrano essere infatti poco preparati alla diffusione del nuovo coronavirus. Kinkartz conferma che i medici e alcune infermiere indossavano maschere chirurgiche, ma l’amica che aveva accompagnato per una visita aveva una compagna di stanza con raffreddore e una forte tosse. Racconta di aver seguito l’inserviente fuori dalla stanza e di aver chiesto se la donna fosse stata sottoposta al test COVID-19. La risposta dell’inserviente è stata: “Perché? È la stagione dell’influenza.”
I posti in terapia intensiva potrebbero non essere sufficienti
La cancelliera Angela Merkel si aspetta che “il 60-70% della popolazione possa essere contagiata” e ha assicurato di prendere sul serio l’emergenza. Tuttavia c’è chi, come il sindaco di Berlino, teme si stia facendo troppo poco. La prima questione è che il sistema sanitario della Germania, che conta più di 80 milioni di abitanti, può contare su 28mila posti letto in terapia intensiva, di cui 25mila con respirazione artificiale. A tal proposito anche Michael Pfeifer, presidente della Deutschen Gesellschaft für Pneumologie und Beatmungsmedizin (Società tedesca di pneumologia e medicina respiratoria) ha reso nota la sua preoccupazione riguardo la necessità di personale negli ospedali tedeschi: “Più dell’attrezzatura a preoccuparci è lo staff. Non abbiamo abbastanza persone preparate a lavorare in terapia intensiva. Sarebbe stato da preparare tempo fa affinché possa essere usato anche in momenti di crisi come questa”.
Il confronto con l’Italia
In Italia, i posti letto nelle sale di terapia intensiva risultano essere inferiori a 5.100, di cui un quinto ormai occupati dai pazienti già contagiati dal Coronavirus. Invece secondo la Deutsche Krankenhausgesellschaft, dei 28.000 posti letto disponibili per la terapia intensiva sul territorio tedesco, 15.000 risulterebbero occupati per altre emergenze. Se si vogliono rapportare le cifre al numero di abitanti, l’Italia dispone di un posto in terapia intensiva ogni circa 12.000 abitanti, in Germania uno ogni meno di 3.000. Queste sale sono dotate di strumenti di ventilazione per la respirazione artificiale, intensiva e non. L’ Ecmo è invece la circolazione extracorporea che serve per i casi più gravi in cui il paziente non presenta un’adeguata ossigenazione, per cui occorre prelevarne il sangue e farlo circolare all’esterno.
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Immagine di copertina: Silas Camargo Silão da Pixabay